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MotoGP, Acosta: “I record di precocità di Marquez? Non ci penso, è un'altra era"

“Non ho obiettivi per il Qatar, ho tante incognite in questo weekend. Ho fatto diversi giri durante l’inverno ma non ho ancora disputato una gara e ci sono molte cose che non so come andranno"

MotoGP: Acosta: “I record di precocità di Marquez? Non ci penso, è un'altra era

Tre anni dopo il suo arrivo sul palcoscenico del Motomondiale, Pedro Acosta si prepara per disputare la sua prima gara da pilota di MotoGP, con due titoli Mondiali in tasca e tutti gli occhi puntati addosso. Le aspettative nei confronti dell’alfiere del team Red Bull GasGas Tech3, unico esordiente della stagione, sono più elevate che mai, ma Acosta non vuole fissare nessuna asticella per il suo debutto nella classe regina.

“Sono molto elettrizzato per questa prima gara in MotoGP. Ho fatto tanti giri con la RC16 durante l’inverno, ma non posso parlare di obiettivi adesso. È ancora troppo presto. Ci saranno tante incognite per me prima dello spegnimento dei semafori, quindi non so cosa aspettarmi. Cercherò di divertirmi - ha affermato Pedro in conferenza stampa - Ci sono diverse cose che non so come andranno in un weekend di gara, ma questo primo Round mi servirà per capire dove migliorare”.

Pur dovendo ancora prendere le misure del campionato, il pilota KTM ha già ben chiara una delle aree in cui dovrà cercare di fare progressi: “Ho visto già nelle gare dell’anno scorso che le mie linee sono diverse da quelle che seguono Brad e Jack - ha spiegato - Dovrò sicuramente imparare dai piloti KTM, che sono a un livello molto alto. Abbiamo visto già lo scorso anno quanto fosse competitivo Brad. È il pilota che devo guardare”.

Il giovane spagnolo ne ha fatta di strada in questi ultimi tre anni, ma non vede grosse differenze tra il momento del suo debutto in Moto3 e questo suo ingresso in MotoGP.

Non è cambiato molto, allora ero un rookie e lo sono ancora. Vivo ancora a casa mia, in Spagna, quindi che posso dire? Ho dei nuovi obiettivi davanti a me in questa stagione, ma non è che cambi poi molto”, ha osservato il diciannovenne, che ha poi spiegato quale passaggio di categoria è stato per lui più complesso: Quello dalla Moto3 alla Moto 2 è stato certamente un cambiamento enorme. Ero molto giovane e il grosso cambiamento, più che la categoria, è stato nell’attenzione dei media. Quella è stata la prima stagione in cui c’erano grandi aspettative nei miei confronti e nella quale ci si aspettava che avrei vinto il titolo. È stata dura, ma adesso ho più esperienza e questo facilita tutto”.

Dopo quanto mostrato da Acosta durante i test, in tanti, dentro e fuori dal paddock, attendono di vederlo scrivere nuove pagine di record, tra cui quello di precocità appartenente a Marc Marquez. Il più giovane vincitore di sempre in MotoGP, all’età di 20 anni e 63 giorni.

Non è il momento di pensare a questo record - ha tagliato corto il diretto interessato - Si tratta di un’era diversa della MotoGP, le moto sono cambiate molto, siamo in momenti diversi della nostra carriera e pur avendo fatto parecchi giri non ho ancora affrontato una gara con gli altri piloti. Sarà dura e le aspettative di tutti sono molte elevate, ma non servono a nulla”. 

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