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SBK, Bulega: “Ho meno pressione dopo la vittoria, ora so di potercela fare”

“Vincere la gara con pole e giro record è quello che facevo l’anno scorso, ma ora sono in SBK ed è un’altra storia. Gli avversari non devono avere paura, ma per me è un bene aver già vinto una gara”

SBK: Bulega: “Ho meno pressione dopo la vittoria, ora so di potercela fare”

Si era capito già durante i test che Nicolò Bulega sarebbe stato uno dei piloti da tenere d’occhio in questa nuova stagione del Mondiale SBK, ma il rookie del team Aruba.it Racing - Ducati è andato al di là anche delle più rosee aspettative, dominando il sabato a Phillip Island. Conquistata la pole position con il nuovo record del tracciato australiano, Bulegas ha impresso il suo sigillo anche in Gara 1, conquistando la vittoria con la padronanza di un veterano della categoria

“Non so dove ho fatto la differenza. Ero molto veloce, ma questa mattina ero molto spaventato durante le FP3 perché quando ho provato a fare otto o nove giri ho completamente distrutto la gomma dopo quattro tornate. È stato molto strano perché sia ieri che nel test ero stato uno dei migliori nella gestione degli pneumatici. Abbiamo provato a cercare una soluzione e alla fine ha funzionato e sono riuscito a essere molto rapido, non soltanto con gomme nuove, con cui ho quasi sempre un ottimo feeling, ma anche con quelle usate, con cui sono stato molto costante”, ha commentato il campione in carica della Supersport.

Pur avendo perso qualche posizione dopo il via a causa di una partenza non perfetta, Bulega è riuscito a mantenere la calma e a risalire del giro di qualche tornata.

“All’inizio ho fatto una brutta partenza, ma poi quando mi sono trovato a inseguire mi sono accorto che in diverse aree ero molto più veloce dei piloti davanti a me - ha raccontato - Ho pensato che questo dipendesse dal fatto che volevano risparmiare le gomme, quindi ho pensato che essendo un rookie avrei dovuto fare quello che stavano facendo i veterani e ho provato a fare la stessa cosa. Per me però erano troppo lenti, così a un certo punto ho deciso di mettermi davanti. Ho fatto dei buoni sorpassi e fortunatamente sono anche riuscito a salvaguardare le gomme. Non so se sia dipeso dal mio stile di guida, ma sono riuscito a spingere e al contempo a risparmiare gli pneumatici, il che è stato un bene per me”.

Nemmeno il pit stop ha messo in crisi il debuttante emiliano, che al contrario è riuscito ad ampliare il suo margine sui rivali subito dopo la sosta.

“Ho pensato per tutta la settimana che dovevo essere perfetto. Abbiamo visto anche in Supersport che Montella ha fatto la stessa cosa, facendo una grande differenza nel flag to flag, quindi ho provato a essere più che perfetto e penso che sarebbe stato difficile fare più di così - ha commentato Nicolò - Ho provato tutta la settimana a frenare appena prima della linea dei 60 km/h , ci sono riuscito perfettamente e quanto ho inserito il limitatore ho tratto un grosso vantaggio”.

Primo campione della SSP della storia a vincere al debutto, il 24enne ancora fatica a metabolizzare la portata e il significato della sua impresa.

“Mi avevano avevano detto qualcosa in proposito ma non avevo capito. Bello! - ha affermato - Forse non riesco ancora a realizzare, ma che cosa che posso dire? È incredibile, perché vincere la prima gara e fare anche il record sul giro e la pole position è ciò facevo l’anno scorso in Supersport, ma adesso sono in Superbike ed è un’altra storia. Non posso dire molto di più perché non riesco ancora a realizzare, ma è una bella sensazione. Negli ultimi due giri ho sorriso tanto sotto al casco, anche quando ho tagliato il traguardo e ho visto il mio team e che avevo 3”5 di vantaggio”.

Un momento che è riuscito a superare anche l’immaginazione, trasformando in realtà il sogno di Bulega e di tutti gli italiani. 

“Puoi sognare quanto vuoi, ma poi è diverso quando devi farlo. È sicuramente un sogno che si avvera e sono contento di aver vinto perché adesso sento meno pressione avendo già vinto una gara. Ora so di potercela fare ha detto Nicolò, che in Australia ha già lanciato un chiaro messaggio in ottica campionato. Gli avversari devono già cominciare a temerlo, ora che si è tolto la pressione di dosso? “No non devono essere impauriti, ma per me è un bene aver già vinto”, ha concluso il vincitore.

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