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MotoGP, Bagnaia: "Impossibile andare in fuga a Phillip Island... se non sei Stoner"

"Mi aspetto una gara di gruppo, con freddo, vento e pioggia. Vincere in Indonesia mi ha dato una grande spinta per il resto della stagione, ho ritrovato le giuste sensazioni"

MotoGP: Bagnaia:

L’Australia ha accolto Bagnaia e gli altri piloti della MotoGP con il sole, anche se sembra che il bel tempo non durerà troppo a lungo. Il buon umore di Pecco, invece, sembra stabile e non potrebbe essere altrimenti dopo avere ribaltato la situazione in Indonesia. Con la vittoria e la caduta di Martin, ora il piemontese è di nuovo in testa alla classifica e 18 punti di vantaggio sullo spagnolo.

È stato bellissimo, assolutamente - ricorda la scorsa domenica - Arrivavo da un periodo difficile e riuscire a vincere di nuovo, partendo dalla 13ª posizione, è stato fantastico. Quello che mi ha reso felice sono state le sensazioni in moto, ero incredibile in frenata, avevo trovato grip, sicuramente era tutto molto meglio di sabato.  È una grande spinta per il resto della stagione”.

Ci avresti creduto dopo le difficoltà iniziali?
Non mi aspettavo di essere di nuovo in testa al campionato. Avevo fatto bel lavoro nella gara di domenica, passando da 13° a 3° in 3 giri, ma avevo visto Martin davanti. Poi lui è caduto e a quel punto sono rimasto calmo, stavo gestendo le gomme perfettamente e sapevo di potere raggiungere Vinales”.

Ora ti aspetta Phillip Island.
Questa è una pista particolare, sembra che domani ci sarà poco vento, ma sabato si tornerà alla normalità con una temperatura di 19°, poi domenica il tipico meteo australiano: 12°,  vento a 50 Km/h e pioggia, diventerà tutto molto difficile. Però mi piace guidare qui, è uno dei miei circuiti preferiti, con curve velocissime”.

Il meteo instabile del Giappone è servito a prepararsi a quello Australiano?
“Per me qui è ancora più difficile qui, perché le condizioni possono cambiare da un minuto all’altri. Comuque sono pronto e al momento più concentrato nell’iniziare bene il fine settimana ed essere competitivo”.

Di solito a Phillip Island le battaglie sono all’ordine del giorno.
Penso che lo scorso anno sia stato abbastanza chiaro quanto sia difficile fuggire qui. Pensavo fosse possibile dopo le prove, ma ci avevamo provato sia Martin sia io, ma senza riuscirci. È inutile spingere troppo, anche perché le gomme sono un problema, come la curva 4. Bisogna fare attenzione, sarà una gara in cui di dovrà controllare e poi cercare di  fare qualcosa ultimi giri. O sei fortunato di aprire un grande gap in pochi giri, o diventa tutti difficile. Per me sarà una gara con un grande gruppo”.

Questa è la pista di Stoner.
Aveva un istinto incredibile, faceva sempre la differenza. Ricordo un turno di prove sul bagnato in cui era entrato, aveva fatto 3 giri e aveva dato 2 secondi al secondo. Dopo 45 minuti gli altri si erano avvicinati, allora Casey era rientrato e aveva dato a tutti altri 2 secondi. Aveva dimostrato di essere l’unico veloce con la Ducati e quando era passato in Honda era stato tutto facile poi per lui. Aveva un talento e un istinto incredibili, ecco lui sì che potrebbe andare in fuga in questa gara”.

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