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Alvaro Bautista non fa sconti e Portimao colleziona l’ennesima vittoria di questa stagione in Gara 1. Lo spagnolo ha utilizzato la sciabola e il fioretto contro Toprak, precedendo il turco della Yamaha al traguardo.
Alla fine il portacolori Aruba ha dettato nuovamente legge, guadagnando ulteriori 5 punti sul rivale in ottica Mondiale.
“In queste condizioni non è un bene essere leggeri – ha esordito - devo mettere le pietre nella tuta, dato che ho dovuto faticare molto con la moto nel trovare il giusto comfort. Ogni giro infatti era diverso da quello precedente e non mi trovavo a mio agio con la Ducati come volevo. Ho solo pensato a non fare errori e dare il meglio di me stesso”.
Alle sue spalle è arrivato Razgatlioglu.
“Toprak ha fatto un grande passo avanti rispetto a ieri mentre io ero leggermente più lento per via delle condizioni. Ho cercato di gestire e alla fine penso abbiamo fatto un bel lavoro portando a casa il successo”.
In merito alla vittoria dello spagnolo, ancora una volta viene tirata in ballo la questione legata al suo peso, che lo favorisce in sella alla Ducati.
“Gli altri piloti vedono solo vantaggi nei miei confronti, ma non capiscono quali siano i reali svantaggi derivanti dal mio peso e dalle mie dimensioni. Cito ad esempio lo sforzo che devo fare con la moto nei cambi di direzione o oppure la gestione della gomma. Loro pensano che questi problemi non esistano, ma invece per me ci sono e contano. Mi piacerebbe che gli altri piloti provassero quanto provo io. È vero che in alcune aree ho dei vantaggi, ma personalmente sono più gli svantaggi che il resto”.
Alvaro fa poi una domanda.
“È vero che io a Portimao guadagno nell’ultimo settore, ma quanti rettilinei ci sono? Uno. Curve invece? 15. In quelle 15 curve io devo sempre lavorare al massimo col corpo per trovare la migliore fiducia in sella alla moto mentre gli altri piloti non hanno questo tipo di problema. Detto ciò io ho la mia idea e non mi faccio condizionare”.
Adesso riflettori puntati sulla Superpole Race.
“Domani sarà una grande battaglia e vedremo quello che accadrà. L’importante è lavorare bene per avere le migliori sensazioni”.
