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SBK, Bassani: "Non puoi restare per sempre in 3a media, cambiare serve per crescere"

"Motocorsa resterà per sempre una famiglia, mi hanno portato al mondiale SBK ed abbiamo ricordi bellissimi. Ma era il momento di cambiare. Qui non è tragica come ad Aragon, il mio obiettivo è battere Petrucci"

SBK: Bassani:

I risultati in pista di Axel Bassani non sono ovviamente l'argomento principale della giornata per il velocissimo ed ormai ex pilota Motocorsa. E' infatti di oggi l'ufficializzazione di una separazione tra le parti che era ormai nell'aria, una decisione presa dopo tre anni che hanno permesso a pilota e squadra di crescere e raccogliere grandi risultati assieme, tanto da consentire ad Axel di diventare plausibilmente l'erede di Jonathan Rea in Kawasaki, un fardello non da poco da raccogliere. 

Ma a Portimao Axel ha anche dimostrato in pista di aver superato le difficoltà che avevano reso la sua prima giornata ad Aragon una sorta di inferno, ritrovando in parte delle buone sensazioni che magari da qui a fine stagione, ovvero in questo round e a Jerez, potrebbero consentirgli di tornare a lottare per le posizioni che contano, le uniche che il suo talento merita. 

Ho iniziato con qualche problema - ha spiegato Axel - poi nel pomeriggio è andata un po’ meglio. Siamo tredicesimi ma non lontanissimi dai nostri diretti avversari. Dobbiamo ancora mettere a posto alcune cose, nel secondo settore perdio tanto ma forse sbaglio io. Vediamo se riusciamo e mettere a posto questo e penso che dopo potremmo avvicinarci".

I problemi sono gli stessi di Aragon?
"I problemi non sono come ad Aragon. Lì prendevo 2,4 secondi mentre qui sono a 9 decimi, quindi è un’altra storia. Non è tragica come Aragon, lì era davvero terribile. Adesso siamo a circa 3 decimi dai nostri avversari diretti. Va bene così".

Chi è il tuo avversario diretto?
"L’obiettivo per domani è stare davanti a Danilo, il mio diretto avversario".

Come mai hai perso la velocità che avevi ad inizio e metà stagione?
"Secondo me adesso non siamo a posto per fare quello che facevamo a Imola e Most. Dobbiamo ritrovare la nostra base e fare le cose un po’ alla volta. Inutile puntare a fare terzo o quarto quando non c’è la reale possibilità. Se fai così rischi di fare qualche cappellata e fai anche peggio. Intanto dobbiamo andare nei primi 8 o 6 e giocarcela. Poi si deve ricostruire tutto, perché i primi tre stanno andando davvero fortissimo e non è facile".

Ma ti sei dato una spiegazione?
"Non saprei perché non sono al livello di Imola ad esempio. Abbiamo avuto due weekend difficili, ci è successo di tutto. A Magny Cours ho distrutto la moto buona, abbiamo cambiato novanta motori. Ad Aragon problemi che non avevo mai sentito ed ero anche senza il mio capotecnico, quindi stiamo un po’ rincorrendo al momento secondo me. Però si deve stare tranquilli e tornare dove eravamo con calma".

Stamattina è stata annunciata la separazione da Motocorsa, cosa puoi dirci?
"E’ un peccato, ma dall’altra parte vediamo dove andrò, magari sarà una bella cosa. Vediamo. Mi dispiace molto perché Motocorsa per me è come una famiglia, sono loro che mi hanno portato al mondiale SBK, abbiamo fatto tanti bei risultati. L’anno scorso abbiamo vinto il campionato indipendenti e ci sono tanti bei ricordi.  Però secondo me è giusto così, era arrivato il momento che le strade si dividessero. Continuiamo a lavorare dando il massimo, ma ci separiamo in modo felice, senza discordia o cose strane".

Avresti preferito restare qui magari con maggiore supporto da Ducati?
"Secondo me la moto è già buona. Era solo arrivato il momento di cambiare aria. Sai è come a scuola, arrivi in terza media e ti trovi bene. Non è che perché ci arrivi e ti trovi bene puoi fare dieci anni la terza media. Prima o poi dovrai andare al primo liceo. Sarà strano, difficile perché i professori sono tutti diversi però ti serve per crescere".

Pensi che cambierai quando arriverai in una squadra ufficiale?
"Si, non vi saluto più! Scherzo dai. Io dirò sempre quello che penso, perché sono fatto così. Io alla fine dico semplicemente la verità, non dico nulla di male. Ovvio entro i limiti, però secondo me in questo mondo ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Se sei d’accordo bene, altrimenti ci sta. Siamo tutti diversi per fortuna e per sfortuna".

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