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Moto2, Dixon al vetriolo dopo il contatto con Binder: “È un idiota, va squalificato”

Jake si sfoga dopo lo “zero” a Silverstone: “Darryn doveva usare il cervello, invece mi ha rovinato il campionato. È un pagliaccio. Lo fa con tutti. Prima in Moto3 e adesso in Moto2”

Moto2: Dixon al vetriolo dopo il contatto con Binder: “È un idiota, va squalificato”

Dopo l’errore in qualifica che lo ha costretto a scattare dall’undicesima posizione in griglia, Jake Dixon era chiamato alla riscossa nella gara di casa. Invece, il Gran Premio di Gran Bretagna del 27enne inglese è durato meno di un giro, per via di un contatto con Darryn Binder, che ha spedito Jake nella ghiaia di Curva 18. Ironia della sorte, propria la stessa in cui era finito nella giornata di sabato.

Un episodio che ha mandato su tutte le furie il pilota del team GasGas Aspar, intervenuto a caldo ai microfoni di TNT Sports senza usare mezzi termini per descrivere l’accaduto e il 25enne sudafricano, sanzionato con un Long Lap penalty per l’incidente.

“A volte non capisco cosa stia facendo (Binder ndr.). Poteva chiaramente vedere che lo stavo superando. Doveva usare il cervello, ero più veloce di lui! Invece mi ha speronato e ha rovinato il mio campionato. Ha rovinato il campionato a tutti - ha affermato Dixon adirato - È un completo idiota. Sono davvero furioso perché abbiamo lavorato duramente. Sabato ho commesso un errore, ma lui è un vero e proprio pagliaccio. Sono stufo di tutto questo. Persone come lui andrebbero semplicemente bandite dalle corse”. 

Lo “zero” sul suolo natio, del resto, pesa parecchio sulla classifica del britannico, che era andato in vacanza occupando il terzo posto in campionato a 44 punti dall’allora capoclassifica Tony Arbolino. Un distacco salito adesso a 52 lunghezze di ritardo da Pedro Acosta, nuovo leader del Mondiale. 

Dopo quanto accaduto lo scorso anno a Portimao, dove Binder aveva steso Dennis Foggia consegnando a Pedrito il titolo della Moto3, Darryn potrebbe aver influenzato un’altra volta la corsa per il Mondiale. Ed è proprio la recidività del 25enne uno degli aspetti che Dixon fa più fatica a mandar giù: “Lo fa con tutti. Quante volte l'ha fatto? Non sto esagerando, lo fa sempre. In Moto3 e adesso in Moto2... È  stupido ha chiosato Jake, che non rinuncia comunque al sogno di diventare campione: “Non ho niente da perdere ora, quindi cercherò di vincere quanti più GP possibile”.

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