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MotoGP, Bagnaia e Ducati ripartono da Silversone: nuove regole e vecchi rivali

Otto GP già corsi, ancora 12 da disputare: cambia il format, arrivano le penalità della pressione e si aspetta una reazione da Marquez e Quartararo

MotoGP: Bagnaia e Ducati ripartono da Silversone: nuove regole e vecchi rivali

I motori della MotoGP dormono dal 25 giugno, quando ad Assen Pecco Bagnaia vinse l’ultima gara prima di una lunga pausa estiva. Cinque settimane senza GP - complice la cancellazione di quello del Kazakistan - ma ora è venuto il momento di ripartire da Silverstone per la seconda parte di questo campionato. Con 8 Gran Premi già corsi, ne rimangono ancora 12 da disputare, un lungo tour de force che porterà a Valencia a fine novembre.

Un campionato in rosso

Alla ripartenza in Inghilterra, Bagnaia si presenterà da leader della classifica con 35 punti di vantaggio su Martin e 36 su Bezzecchi, un trio tutto rosso alla guida del campionato. Del resto la Ducati ha fatto il bello e il cattivo tempo in questa prima parte del 2023, con tutti gli altri a inseguire. A partire da KTM (4ª con Binder nella classifica piloti), mentre Aprilia ha mostrato il fianco a qualche problema di troppo e le giapponesi (Honda e Yamaha) sono sprofondate in una crisi nera.

Il mese abbondante di pausa potrebbe essere servito agli ingegneri per migliorare le moto, ma soprattutto ai piloti per riprendersi dagli infortuni. A partire dalla coppia del team ufficiale Honda, con Joan Mir che aveva saltato gli ultimi 3 appuntamenti e Marc Marquez che aveva dovuto rimanere al box nelle gare della domenica al Sachsenring e ad Assen per gli infortuni riportati in Germania. Anche Quartararo aveva lasciato l’Olanda acciaccato, ma l’operazione all’alluce a cui si era sottoposto subito dopo il GP ha risolto tutti i suoi problemi. Ad approfittare dello stop per una ‘messa a punto’ sono stati Martin e Di Giannantonio, entrambi sotto i ferri per risolvere il problema di sindrome compartimentale (lo spagnolo a una gamba e l’italiano a un braccio).

Il bollettino medico si conclude con Alex Rins, ancora alle prese con il recupero dalle brutte fratture a tibia e perone e infatti non sarà a Silverstone, sostituito da Iker Lecuona. Tornerà sulla sua GasGas, invece, Pol Espargarò, assente dalla pista dal primo GP di Portimao, in cui era stato sfortunato protagonista di un terribile incidente.Senza dimenticare Enea Bastianini, a cui la lunga pausa è servita per rimettere definitivamente a posto la spalla che lo ha fatto penare a lungo dopo l’incidente in Portogallo.

Ancora 444 punti da assegnare e novità regolametari

Per tutti, l’obiettivo sarà cercare di fermare Bagnaia e le Ducati, favoriti per il titolo. Anche perché, dopo qualche errore di troppo a inizio anno, dal Mugello in poi Pecco ha cambiato nettamente passo, non facendo mai peggio di 2° nelle ultime 3 gare e altrettante sprint race. Se Bezzecchi e Martin hanno cercato - ora l’uno ora l’altro - di rompergli le uova nel paniere, nessuno ha mostrato la sua costanza.

Con 444 punti ancora da assegnare, è scontato dire che ogni cosa può ancora succedere, ma lo è altrettanto affermare che il campione del mondo in carica sembra essere un osso duro per tutti. 

A scombinare i piani, potrebbero contribuire le nuove regole che verranno introdotte da Silverstone. La prima è un cambiamento al format, con il primo turno che diventerà di prove libere. Significa che i tempi nelle FP1 non serviranno più a entrare direttamente in Q2 e i piloti potranno lavorare sulla messa a punto della moto senza dovere impegnarsi nel giro secco. L’ingresso al turno decisivo di qualifiche si deciderà esclusivamente nelle FP2 del venerdì pomeriggio.

Altra novità è l’introduzione delle penalità per chi non rispetterà i limiti di pressione per le gomme. In questa prima fase sperimentale non è prevista la squalifica, ma solo penalità in termini di tempo a fine gara.

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