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SBK, Fogarty: “Rea? Nel 1998 avevo perso motivazioni, ma sono tornato a vincere”

Alla vigilia del round di Donington, il quattro volte iridato fa il punto sulle difficoltà della BMW e della Kawasaki, ricordando come ha ribaltato la sua stagione nell’anno del terzo Mondiale

SBK: Fogarty: “Rea? Nel 1998 avevo perso motivazioni, ma sono tornato a vincere”

Jonathan Rea e Scott Redding saranno tra gli osservati speciali del Round a Donington Park del Mondiale SBK. Un tracciato impareggiabile per il Cannibale della Kawasaki, che, nonostante le difficoltà della Ninja, spera di ritornare sul podio sulla pista di casa, con l’aiuto delle novità provate nel test della scorsa settimana. 

Un banco di prova importantissimo per il sei volte iridato e per il suo connazionale Redding, che proprio sul tracciato casalingo ha conquistato il primo dei tre podi ottenuti la scorsa stagione con la BMW. Un traguardo che sembra fuori dalla portata di Scott e del marchio bavarese, ormai sempre più lontani dalle posizioni di vertice e dalla continuazione del loro sodalizio. Un rapporto minato dalla mancanza di risultati e dall’ingaggio di Toprak Razgatlioglu, chiamato a cambiare le sorti della Casa tedesca nel 2024.

“Per certi versi è un po’ uno shock. BMW è un grande costruttore e ha una moto decente, ma con i piloti che ha attualmente non saprei dire se il pacchetto stia funzionando oppure no. Lo scopriremo l’anno prossimo con Toprak” ha affermato Carl Fogarty, intervistato dal sito ufficiale della SBK in vista dell’appuntamento nelle Midlands Orientali. “Non vedo davvero l’ora, perché è un grande talento. Vedremo cosa potrà fare - ha aggiunto parlando del turco - BMW vuole vincere le gare e Scott non ha fatto nulla di eccezionale con questa moto. Stiamo a vedere. Penso che la farà funzionare, che andrà bene e vincerà delle corse”.

Più difficile da decifrare è la condizione di Redding, che in BMW non è riuscito a ripetere le prestazioni offerte in Ducati: “Redding era tra i primi tre in Ducati e ha fatto fatica in BMW, ma capiremo tutto quando Toprak monterà in sella, visto che è un pilota di prim’ordine - ha chiosato Fogaty - Non sono sicuro di quali siano le opzioni di Scott; io probabilmente resterei in BMW per provare a far funzionare le cose. Una Ducati satellite potrebbe essere un’opzione per lui. Non ha ottenuto dei grandi risultati, ma sembra avere delle scusanti, quindi staremo a vedere”.

Fogarty: “Rea ha ancora le motivazioni per vincere”

Il 2023 è iniziato con il piede sbagliato anche per Jonathan Rea, che ha marcato il suo peggior inizio di stagione con i colori della Kawasaki. Il quattro volte iridato non se la sente però di dare Jonny per spacciato, soprattutto sul tracciato di Donington

“Toprak sarà molto forte qui e anche Jonny - ha commentato Foggy - Ci sta mettendo il cuore e ha ancora dentro di sé le motivazioni per vincere. Ora ci sono piloti più veloci di lui con pacchetti migliori e per lui è difficile. Forse Kawasaki migliorerà un po’ la moto nella prossima stagione. Vedremo dove sarà l’anno prossimo in termini di risultati. La Kawasaki potrebbe farcela con una moto nuova, dato che questa è in giro da tanti anni. Ha davvero dominato e dal 2013 è stata di gran lunga superiore a tutte le altre, come sta succedendo adesso ad Alvaro e la Ducati. È stata una Superbike incredibile. Gli altri l’hanno raggiunta e lei non è cambiata abbastanza; sarebbe bello vederli se portare un nuovo modello”.

Una situazione, quella di Rea, che ha fatto ripensare a Carl al Mondiale del 1998. Un anno difficile per il britannico che è riuscito però a ribaltare la sua situazione e mettere le mani sul suo terzo titolo iridato.

Nel 1998 stavo perdendo le motivazioni, maledicevo la moto, una cosa e l’altra. I risultati non erano buoni, io non ci mettevo il cuore e non ci prestavo nemmeno troppa attenzione, a essere sincero. È cambiato tutto negli ultimi Round, anche per via dell’inconsistenza degli altri. A Laguna Seca Davide Tardozzi mi disse chiaramente: ‘Puoi farcela. Se non vuoi correre, faccelo sapere e smettiamo di sprecare il nostro tempo. Ritirati e stai a casa, dipende da te, quindi smettila di lamentarti della moto’. Ho pensato: ‘nessuno finora mi ha mai detto una cosa del genere’ e mi ha dato la carica per gli ultimi Round di campionato”, ha raccontato il 57enne.

“Ho messo la testa a posto e ho dimostrato a tutti che si sbagliavano, facendo vedere che potevo ancora farcela - ha concluso Carl - Avevo perso la bussola nell’estate del 1998, ma poi ho svoltato e ho vinto il titolo a Sugo con un paio di punti di vantaggio. Nel 1999 la mia abilità di guida è tornata, ero nello stesso team con la stessa moto ed ero in fermento. Ho centrato una doppietta nel Round d’apertura a Kyalami e non mi succedeva da tre anni!”.

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