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Ancora una volta la sua Ducati indipendente è stata la più veloce. Stiamo ovviamente parlando della Panigale V4 di Michael Ruben Rinaldi. Una prestazione da incorniciare quella di Aragon per l’alfiere Go Eleven, anche se lui voleva certamente di più.
Cosa? La risposta è semplice: il podio. Già, perché il pilota romagnolo vuole spiccare il podio e il quarto posto di Gara 1 sembra quasi andargli stretto.
“Tutto sommato sono soddisfatto – ha commentato il romagnolo – ho cercato di trovare fin da subito il giusto ritmo in gara e alla fine il quarto posto è un risultato positivo. Ho faticato a superare Razgatlioglu, dato che lui era forte in staccata e di conseguenza ho perso tempo, meno invece van der Mark”.
Michael si è dovuto però accontentare dal quarto posto.
“Purtroppo il nostro passo non era abbastanza veloce per finire sul podio. Forse potevamo arrivare vicini, ma non a duellare con i tre là davanti. Ho comunque visto che Chaz aveva un gran passo, anche per vincere la gara”.
L’alfiere Go Eleven sa cosa è mancato.
“Io e Chaz abbiamo uno stile di guida diverso, così come la moto e molti altri aspetti. Non voglio cercare scuse, ma io e lui siamo due piloti diversi, inoltre Davies è uno di quelli che stacca forte. Lui e Scott hanno la moto ufficiale 2020 e hanno anche provato qua due settimane fa, infine hanno più esperienza rispetto a me. Credo che tutti questi aspetti si stanno rivelando determinanti, ma a parte ciò sono fiducioso”.
La sua mente è quindi rivolta a Gara 2.
“Dovrò sicuramente lavorare per migliorare, in particolare l’assetto della moto, così come l’uscita dalle curve, dato che non riesco ancora a essere competitivo come voglio. Ma a parte questo sono fiducioso come ho detto, perché penso di essere competitivo, anche se il nostro obiettivo è quello di provare ad arrivare a lottare per il podio”.
