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MotoGP, Petrucci: “Marquez si è nascosto, non ha voluto prendere rischi"

“Il dosso in fondo al rettilineo con le ali fa meno paura, ma la moto salta e va in fuorigiri mettendo il motore a rischio. Obiettivi: Voglio la prima fila”

MotoGP: Petrucci: “Marquez si è nascosto, non ha voluto prendere rischi"

È un Danilo Petrucci alla ricerca di conferme quello che dopo il podio di Le Mans, il primo con la Ducati Ufficiale, si è presentato al Gran Premio di casa del Mugello.

Il ducatista ha chiuso la prima giornata di prove libere in terza posizione dietro alla Ducati Pramac di Bagnaia (il miglior pilota di giornata) e alla Yamaha Petronas di Fabio Quartararo. Qual è il bilancio di giornata per Danilo?

“Non sono pienamente soddisfatto – ha detto Petrucci – la moto lavora bene ma dobbiamo cercare di capire meglio il comportamento delle gomme che non stanno funzionando come vorremmo. Non c'è molta differenza tra la media e la morbida ed entrambe hanno un grande calo a ogni giro. Dobbiamo venire a capo di questo problema se vogliamo scegliere bene in vista della gara di domenica”.

Cosa manca alla Ducati per essere pienamente competitiva su un tracciato che è sempre stato terreno di caccia per le “rosse”?

“I nostri avversari sono veloci. Il nostro obiettivo è rendere la moto un po’ più facile da guidare perché oggi ho fatto davvero molta fatica in pista e in ottica gara questo potrebbe essere un problema. A parte Pirro non abbiamo avuto la possibilità di fare dei test qui quest’anno, e non possiamo copiare l’assetto di Michele perché ognuno ha il suo stile. Per ora siamo andati bene ma dobbiamo ancora provare a capire come consumare meno la gomma. Sembra sempre che la nostra moto abbia la coperta un po’ corta, miglioriamo da una parte e peggioriamo da un’altra”.

Quali sono gli obiettivi del week-end dopo questa prima giornata visto anche che Marquez è un po’ indietro? È comunque lui il favorito?

Marquez si è nascosto oggi – ha affermato Danilo – lui è il più forte e sappiamo che il venerdì pensa alla gara. Penso che lui potrebbe entrare in pista dal nulla e girare come noi, ma non lo fa perché non vuole prendersi rischi e preferisce un altro tipo di lavoro. Quest’anno poi può anche osare un po’ meno in curva visto che ha un buon motore sul rettilineo. Domani mattina, comunque, conosceremo la velocità di tutti sul giro secco e sul passo. L’obiettivo è centrare la prima fila per poi lottare per la vittoria o il podio”.

Nella giornata di giovedì alcuni piloti (tra cui Marquez e Dovizioso) sono intervenuti in merito al discorso sicurezza per quanto riguarda lo “scollinamento” prima della San Donato: cosa ne pensa Danilo Petrucci di quella parte di circuito e, più in generale, delle condizioni della pista nella giornata di oggi?

“In generale il tracciato manca un po' di grip e, come anche altri piloti, ho notato più buche rispetto agli scorsi anni. Sullo scollino prima della curva 1 – ha continuato Petrucci - oggi non ho avvertito particolari vibrazioni, anche perché ora ci sono le ali che rendono la moto più stabile in quel punto. Lorenzo lo scorso anno le aveva e ha vinto. Le ali purtroppo ci rendono meno veloci nel rettilineo ma aiutano in stabilità. Secondo me la cosa più pericolosa riguarda il motore – ha concluso il pilota ternano - quando si scollina la moto impenna e proprio lì c'è un avvallamento dove saltiamo sopra a quella buca e la ruota dietro gira molto e facendo andare il motore al limitatore, è quello che è successo qualche anno fa a Valentino. Speriamo non dia fastidio”.

AUDIO RACCOLTO DA PAOLO SCALERA AL MUGELLO

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