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Incidenti in moto: vale la giurisdizione del Paese dove si verifica il sinistro

La Corte di giustizia europea sentenzia su una spinosa questione, importante anche per chi viaggia all'estero

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La Corte di giustizia europea mette la parola fine a una questione contesa: la giurisdizione del Paese in caso di incidenti fra veicoli di nazioni diverse (targati cioè in Stati differenti). Vale la giurisdizione del Paese dove si verifica il sinistro. Secondo il regolamento Roma II, la legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali è quella del Paese in cui si è verificato il danno. Tutto è nato perché signor Lazar, cittadino romeno residente in Romania, ha chiesto al Tribunale di Trieste il risarcimento dei danni a seguito del decesso della propria figlia, cittadina romena residente in Italia, in un sinistro avvenuto in tale ultimo Paese e causato da un veicolo non identificato. La madre e la nonna della vittima, entrambe cittadine romene residenti in Italia, hanno richiesto il risarcimento dei danni per la morte del familiare.


Quale interpretazione


Con la sentenza, la Corte ha dichiarato che bisogna interpretare il regolamento Roma II nel senso che il luogo del danno diretto costituirà il criterio di collegamento rilevante per la determinazione della legge applicabile, indipendentemente dalle conseguenze indirette. La legge italiana, dunque, è quella applicabile anche in relazione ai danni subiti dai parenti della vittima del sinistro: tali danni devono infatti essere considerati, ai sensi del regolamento Roma II, mere conseguenze indirette, come tali privi d’influenza sulla determinazione della legge applicabile.


Uguale nell’Unione europea


Ovviamente, allo stesso modo, si applica la giurisdizione del Paese dove ha luogo l’incidente. Obiettivo: garantire un criterio univoco per la determinazione della legge applicabile, evitando il rischio che un singolo evento dannoso principale possa dare luogo a diverse richieste risarcitorie. Certo, ora c’è il pericolo che si spendano più soldi per difendersi all’estero; ma tant’è: si tratta di norme e questioni delicate.

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