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Yamaha Sports Ride Concept

Presentata al Tokyo Motor Show 2015, coi suoi 750 kg è pensata per fare breccia nel cuore dei centauri..e e non solo!

Moto - News: Yamaha Sports Ride Concept

Il Tokyo Motor Show 2015 ha portato al debutto molte novità nel settore delle due e delle quattro ruote. La 44esima edizione della kermesse motoristica giapponese non verrà ricordata solamente per l’elevato numero di primizie dell’uno e dell’altro comparto presentate dinnanzi al grande pubblico, ma anche per una singolare “stretta di mano” tra questi due mondi che negli ultimi anni stanno iniziando a lavorare sempre più in sinergia. La Casa di Iwata ha presentato non solo la tre ruote MWT-9 Concept ma anche una quattro ruote (OmniAuto.it ne ha parlato in questo articolo dedicato) volta a dare un seguito sportivo alla MOTIV.e concept del 2013, ovvero la Yamaha Sports Ride concept, esercizio stilistico finalizzato ad esplorare le vie della potenzialità automobilistiche dei Tre Diapason tramite una coupé futuristica interessantissima tanto sotto il profilo stilistico quanto sotto quello tecnico (e tecnologico).


Spirito sportivo... su quattro ruote


Una vettura che racchiude in sé molto spirito motociclistico, a partire dal look estremo e senza compromessi caratterizzato nella sezione frontale da dei gruppi ottici minimalisti volti a richiamare alla memoria quelli impiegati proprio sulla nuova R1 (che come abbiamo provveduto a precisare in un articolo dedicato), oltre che da forme tanto nette quanto decise ben amalgamate tra loro.
Specchietti retrovisori sfuggenti, scarico alto e sdoppiato, fibra di carbonio a vista e soluzioni stilistiche estreme: tutto studiato per far passare “al lato oscuro” dei motori anche il più convinto dei centauri. Peso contenuto a quota 750 kg, dimensioni rastremate (3.900 mm di lunghezza, 1.720 mm di larghezza e 1.170 mm di altezza) e due posti secchi a bordo sono infatti le armi con cui la Casa di Iwata punta a fare breccia nel cuore dei motocilisti e in quello degli amanti delle auto sportive, il tutto sotto il segno della tecnologia iStream sviluppata dal progettista Gordon Murray che esalta il rapporto veicolo-pilota, più o meno come accade una moto.


Fibra di carbonio a profusione


Frutto di un lavoro di sviluppo durato cinque mesi, la Yamaha Sports Ride concept fa ampio ricorso a “materiali nobili” come la fibra di carbonio allo scopo di contenere in maniera sensibile le masse, attinge a piena mani dal linguaggio stilistico Elementarism e presenta soluzioni tecniche e stilistiche interne da far invidia alle più blasonate supercar in circolazione.
Nessuna parola in merito al propulsore, anche se si ritiene possibile che, sempre per fungere da “ponte di collegamento tra due mondi”, questo possa essere di piccola cubatura e con architettura tricilindrica allo scopo di favorire il rapporto peso-potenza (che sia quello della MT-09?) piuttosto che le prestazioni pure. Insomma: impossibile non sentirsi un vero motocilista con un’auto così!

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