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Incidenti moto e bici: 1 milione di euro per trovare soluzioni

In appalto lo studio per capire le cause dei sinistri europei che coinvolgono mezzi a due ruote

Moto - News: Incidenti moto e bici: 1 milione di euro per trovare soluzioni

Di questi tempi, le buone notizie servono come l’ossigeno. Eccone una: la direzione generale della Mobilità e dei Trasporti della Commissione Europea ha deciso di appaltare uno studio sulle cause degli incidenti stradali che coinvolgono veicoli a motore a due ruote e biciclette nell'Unione europea. Rispetto alle automobili, i veicoli a due ruote sono meno stabili, meno visibili e proteggono meno il conducente. Sono coinvolti in una percentuale enormemente più alta di incidenti gravi e mortali, la maggior parte dei quali avviene in città ed è causata da errori umani. Anche se, questo va detto, l’Italia è un caso a parte: qui i crateri che si trovano nelle strade sono agghiaccianti, per non parlare dei guardrail ghigliottina.


Quanti soldi


Il budget disponibile è pari a 1.000.000 di euro. L'appalto verrà assegnato all'offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel capitolato d'oneri. Il termine per il ricevimento delle offerte è il 10 ottobre 2014.


Quali requisiti


Le caratteristiche base di sicurezza delle biciclette sono definite da un accordo internazionale, la convezione di Vienna del 1968. In alcuni Paesi esistono ulteriori norme che regolamentano la visibilità dei ciclisti, i seggiolini da bicicletta per bambini, l'età minima per l'utilizzo della bicicletta sulle strade pubbliche e l'uso del casco. Occhio a quanto dice l’UE: una migliore progettazione degli autoveicoli e dei mezzi pesanti può ridurre il rischio di provocare lesioni ai ciclisti o pedoni investiti. Certo, cui affiancare, per l’Italia (aggiungiamo noi) strade e guardrail più sicure. In particolare, gli specchi per l'angolo morto potrebbero salvare la vita a 2.000 utenti deboli all’anno: ricordiamo che il Codice della strada prossimo venturo includerà i centauri in quella categioria.


Risparmi colossali


Al di là dell’aspetto ovviamente più importante (salvare vite umane e ridurre le conseguenze dei sinistri), la prevenzione degli incidenti di chi va in moto e bici avrebbe effetti molto positivi sotto il profilo dei costi sociali. E abbasserebbe le tariffe Rca, che specie in certe zone del Sud Italia raggiungono picchi inarrivabili in tutta Europa.

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