Lorenzo: io, manager di me stesso

Il 5° posto dopo la prima giornata di libere non guasta l’umore di Jorge Lorenzo. “Al mattino sono stato il più veloce, nel pomeriggio ho usato solo le gomme dure, in previsione gara” dice tranquillo il maiorchino. Domani continuerà a lavorare in vista della domenica: “dobbiamo trovare più stabilità ma sono già contento del mio passo. Tengo con facilità il 1’35” basso di ritmo, bisogna abbassarlo ancora di solo qualche decimo”.

Se in pista non ci sono particolari novità, fuori Jorge ha rotto definitivamente i rapporti dal manager Marcos Hirsch. “Nessun litigio, siamo rimasti buoni amici – sgombera il campo da ogni polemica – semplicemente è arrivato il tempo di cambiare. Marcos non nasce come menaer, ma come preparatore atletico. Mi ha però aiutato molto da un punto di vista personale”. Voci di corridoio dicevano che la causa della rottura fosse stata la trattativa con Honda prima della firma con Yamaha, non gestita alla perfezione. Jorge ribatte sicuro: “solo falsità e non mi piace che si mettano in giro certe accuse”.

E’ il terzo collaboratore che esce dalla vita di Lorenzo, prima di lui era stata la volta del padre Cicho e di Dani Amatriain. “Sono state tre persone importanti per la mia crescita, che hanno contribuito a formarmi come uomo e come pilota – ricorda lo spagnolo – Sono stato fortunato a lavorare con loro. Marcus mi ha aiutato tanto”. Una cosa è certa, Jorge sul lavoro è molto esigente: “sia nei miei confronti che in quelli dei miei collaboratori – conferma – ma non è quello il motivo dell’addio".

Al suo fianco da oggi Lorenzo avrà Albert Valera (in foto). “Mi aiuterà nei rapporti con gli sponsor – spiega -  Mentre per la mia preparazione atletica mi affiderò a Javi Mendez, magari anche Marcus vorrà continuare ad aiutarmi in quel campo”. Del resto di un nuovo manager non avrà bisogno prima di due anni. “Sarò un po’ più manager di me stesso” scherza il maiorchino.