Biaggi: "Sono stato un pollo..."

Max su Virgin Radio ammette le sue responsabilità "ma sono stato provocato"


"Sono stato un pollo. Un campione del mondo non deve cedere a provocazioni più o meno forti. Mi dispiace perché ci sono caduto".

E' Max Biaggi a parlare, ospite dell'amico Ringo di Virgin radio nella trasmissione "Revolver". Il romano ha approfittato della radio per fare le sue scuse a Marco Melandri.

"Mi dispiace perché non avrei dovuto fare quel gesto - ha proseguito, riferendosi ai due schiaffetti assestati sulla guancia del collega nella corsia dei box - Tutti possono sbagliare, sono fatto di carne e ossa e l'importante è riconoscere l'errore. Io sono molto astuto in alcune cose, ma davvero un pollo in altre. Spero di fare tesoro di questo fatto e di riaprire il campionato perchè abbiamo perso molti punti, ma siamo solo alla seconda gara e il campionato è molto lungo".

Il pilota dell'Aprilia poi ha proseguito, imitando la voce di Rossi: Melandri è un po’ un pataccone perché quando era con noi in moto GP diceva che Rossi aveva le gomme speciali, Capirossi rubava lo stipendio e ce ne aveva un po’ per tutti. E adesso che corre in Superbike se la prende pure con quel poveretto di Biaggi (ride, ndr). Scherzi a parte (tornando al suo tono di voce normale, ndr), non rispondo a quello che ha commentato Melandri perché sarebbe come ricadere in una seconda provocazione, però di fatto posso commentare quelli che sono stati i fatti. In realtà noi siamo stati giudicati da una giuria in pista che ha commentato e discusso con noi e i nostri team manager e hanno detto che è vero che l’ho ostacolato, però è stato giudicato involontario mentre il suo fatto è stato giudicato volontario. E’ punibile sia il volontario che l’involontario e in questo caso siamo stati multati per lo stesso articolo e per la stessa cosa davanti ad una commissione che era di fronte a noi. Poi, il fatto che io subito dopo le prove sia andato nel suo box, è stato per rispondere ad una sua provocazione perché lui mi batteva le mani, mi sfotteva e io sono stato un po’ un pollo a cadere nella provocazione e ho fatto il suo gioco. Di questo mi scuso, so di avere sbagliato e di aver fatto un gesto che non andava fatto però purtroppo io sono fatto così, non riesco a fingere e sono sempre stato diretto, non riesco a fare la vittima. La prossima volta non scenderò a nessun tipo di provocazione. Se vado a ritroso io nel tempo a cercare dei fatti, sai quanti ne trovo? Non voglio però scendere in questo tipo di discorsi perché sarebbe nuovamente incappare nella solita rete che mi viene tesa. Ho commentato quello che è stato giudicato dalla giuria, il resto sono solo sfumature e commenti che lasciano il tempo che trovano".

Tornato a parlare della gara poi ha aggiunto: "l mio venerdì è stato un inizio di week end molto positivo, eravamo davanti; sabato è cambiata la temperatura e abbiamo fatto dei cambiamenti tecnici che mi hanno portato fuori strada. Poi mi sono innervosito, è successo anche qualche fuori pista. Morale della favola, hanno visto tutti che ho reagito come non si deve fare".

In precedenza Melandri, intervistato da Sky Sport24, aveva detto, ammettendo di averlo un po' provocato: "Io mi sono affiancato (dopo che era stato rallentato N.d.R.), gli ho fatto i complimenti ed un paio di sorpassi, neanche duri, solo per avvertirlo che deve stare un pò in occhio. Se ci fossimo trovati sul podio la mano gliel'avrei anche data. Di sicuro non l'avrei invitato a cena". Marco ha poi aggiunto che è colpa di vecchie ruggini, "che purtroppo lui non ha mai cancellato". "È recidivo - ha concluso -, è questo che dà fastidio".

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