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MotoGP, Pol Espargaró: "Mi sono vaccinato, è una questione di responsabilità"

"Viaggiamo in giro per il mondo, potremmo contagiare qualcun altro. Non so ancora riconoscere il limite, devo dire che le gomme Michelin sono molto difficile da capire"

MotoGP: Pol Espargaró:

Pol Espargaró è uno tra i pochissimi piloti ad aver fatto un tentativo in pista, nell’ultima giornata di test in Qatar. Ovviamente, la sabbia trasportata sull’asfalto dal forte vento non ha permesso allo spagnolo di effettuare alcuna prova programmata per la giornata. Il pilota Honda ora volerà a casa, in attesa del primo Gran Premio della stagione, dopo aver ricevuto in mattinata la prima dose di vaccino anti Covid19 della Pfizer.

Rispetto alle tue aspettative come sono andati questi test? Meglio, peggio, o più o meno hai trovato quello che avevi immaginato?
“Prima di arrivare effettivamente in Qatar era difficile immaginare un risultato, perché avevo solo l’idea di Marc Marquez che ci batteva e anche di molto. Sarebbe stato troppo difficile ipotizzare a che punto mi sarei trovato - ha dichiarato Pol - Se qualcuno mi chiedesse quali sono le sensazioni per l’inizio del campionato direi buonissime. Mi trovo molto bene con Honda, con il mio capo meccanico, Ramon Aurin, con tutti i ragazzi. Loro sono allo stesso tempo felici e sorpresi. Mi sento molto bene e sono grato, ma dicono che c’è ancora molto da imparare quindi non è abbastanza”.

Molti piloti hanno dichiarato di essere in disaccordo per come sono andate oggi le cose e per il fatto di non aver potuto provare. I tuoi test però sono andati molto bene quindi magari non ti senti frustrato?
“Sì, non mi sento così frustrato perché le cose sono andate bene. Oggi in realtà avevo dei programmi, avrei dovuto fare un long run con le gomme nuove perché ieri l’ho fatto con le gomme usate per cinque giri. Avevo in programma una simulazione di gara ma non ho potuto farla. Avrei dovuto provare a fare anche un giro veloce perché mi sento molto più veloce di quello che ho dimostrato. Devo dire che quattro giorni totali di test su una moto come la Honda non sono abbastanza. Ma è così e lo è per tutti, anche per i rookies”.

Non hai avuto modo di provare nemmeno una volta un long run?
“Ieri ho provato a farne uno ma non ho fatto molti giri, circa dieci. Avevo le gomme usate e credo di aver girato in 1’54’’ basso, ed è stato fantastico. Nel pomeriggio ho cercato di fare una simulazione di gara con le gomme usate ma abbiamo avuto dei problemi perché non andavano molto bene. Dovevo spingere, far raffreddare le gomme e poi ricominciare a spingere. Infatti, oggi avrei dovuto iniziare mettendo le gomme nuove”.

Hai provato anche tu le stessa carene che aveva Bradl?
“No”.

Ieri in alcune foto si notava che stessi in qualche modo aggiustando la tuta dal lato del braccio destro. Per caso hai qualche problema?
“No no, è una cosa che faccio di solito. Se ci fate caso non chiudo mai completamente la tuta, la lascio aperta di poco. È una cosa che faccio da sempre. Non ho nessun problema ma è una cosa che continuo a fare sempre, superstizione”.

Ti sei vaccinato? Cosa pensi di tutta la questione? Tornerai a casa prima della gara?
Sì, io mi sono vaccinato. Penso che tutti dobbiamo essere responsabili, viaggiamo in giro per il mondo, entriamo in contatto con migliaia di persone in diversi paesi. Potremmo contagiare sia le persone che troviamo nella nazione successiva che i nostri cari a casa. È una cosa che riguarda la nostra responsabilità. Sì, tornerò a casa”.

Hai parlato di voler trovare il limite e di cercare di ottenere il massimo nel centro curva. Ieri sei caduto ed è stata una strana situazione. Pensi di aver trovato il limite o dovrai ancora cercarlo nelle prove libere?
Non posso dire di sapere quale sia il limite, a volte riesco a riconoscerlo e altre no. Ho dovuto cambiare diverse volte le gomme per capire quali siano le loro performance e per trovare le combinazioni che vanno bene per me. Le gomme Michelin sono molto difficili, non solo per Honda ma per tutte le MotoGP. Penso di non avere ancora la situazione sotto controllo sull’anteriore. Devo ancora capire bene le gomme da utilizzare e poi potrò lavorare per il fine settimana di gara”.

Pensi che potrai risolvere queste problemi in Qatar?
“Penso che dovremmo andare prima in diversi circuiti come, per esempio, in Portogallo o a Jerez, dove c’è un asfalto diverso. Bisogna provare diverse combinazioni e poi con gli ingegneri potrò lavorare sull’assetto della moto. Devo cercare di capire il limite delle gomme”.

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