I conducenti di mezzi pesanti sono tutti uguali di fronte alla legge. Così ha deciso il Parlamento europeo che, dopo un anno di dibattito, si è riunito in seduta plenaria respingendo la proposta della Commissione europea di esentare i conducenti autonomi dalla direttiva 2002/15/CE. In pratica, grazie a 383 voti a favore, 263 contrari e 23 astenuti, si è stabilito che anche gli autotrasportatori autonomi, così come i dipendenti, dovranno lavorare massimo 48 ore a settimana.
Si tratta di una parità di regole e condizioni sull’orario di lavoro che, secondo l'ANITA (Associazione Nazionale Impresa Trasporti Automobilistici) e Confindustria, garantirà non solo una concorrenza leale tra imprese, ma aumenterà la sicurezza stradale. Il colpo di sonno è infatti tra le principali cause di incidenti stradali e gli autotrasportatori, con le loro numerose ore passate al volante, rappresentano la categoria più a richio.
Respinta quindi la proposta della Commissione, che potrebbe sempre presentare eventuali modifiche, la legislazione corrente rimane in vigore e gli Stati membri saranno tenuti a verificare l’applicazione della direttiva da parte degli autotrasportatori autonomi.
Autotrasportatori: 48 ore di lavoro settimanali
Per l'UE, autonomi e non, "sono tutti uguali"
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