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MotoGP, Marc Marquez: "Abbiamo ritrovato la strada: correrò con la Honda 2020"

"Eravamo andati in confusione, ma ora sono contento. Alex dovrà meritarsi il rinnovo. Coronavirus? La precauzione prima di tutto"

MotoGP: Marc Marquez: "Abbiamo ritrovato la strada: correrò con la Honda 2020"

Dopo la presentazione ufficiale a Giacarta a inizio mese, i due fratelli Marquez si sono concessi per la prima volta insieme alla stampa europea al Campus Repsol a Madrid, sede dello sponsor principale del team Honda. Alex e Marc, prima della partenza per il Qatar dove la prossima settimana inizierà il campionato, hanno risposto a tante domande, sulla nuova moto, sul loro rapporto, sul futuro e anche sul Coronavirus.

Ecco le loro parole

Marc Marquez: “correremo con la moto 2020, quella sarà la base”

Per prima cosa, il campione del mondo ha fatto il punto sulle difficoltà tecniche incontrate nei test invernali.

“Sono un perfezionista, vorrei sempre che tutto fosse al 100%, invece abbiamo avuto un inverno difficile, anche per le mie condizioni fisiche - ha spiegato - A Sepang non era andata male ma la moto aveva  mostrato qualche punto debole e in Qatar questi punti deboli sono apparsi tutte curve. I test servono a questo, bisogna ritrovare la strada se è stata persa. Nel secondo giorno a Losail sono caduto perché stavo cercando limite della moto e in quello seguente abbiamo trovato quale fosse il problema. Sono contento, perché sono tornato a divertirmi in moto. Nell’ultimo giorno non ero più tanto indietro”.

Tornare a provare a moto 2019 è stata la chiave.

“La base della moto con cui correremo sarà la 2020 - ha chiarito Marc - Ma sono state molte modifiche nell’inverno e guidare la 2019 è servito per fare un reset e ricominciare da capo, il 3° giorno di test in  Qatar è stato come il 1° giorno a Valencia. Abbiamo poco a poco introdotto le novità su quella moto e questo ci ha permesso di capire i nostri errori. Detto questo, la base e il motore con cui correremo saranno 2020”.

Marc Marquez: “nei test la moto più completa è stata la Yamaha”

Resta ancora da capire quale sia il livello della nuova RC213V rispetto agli avversari.

Conosco bene la Honda, ha sempre lo stesso carattere, è una moto per cui essere sempre al 100%, è esigente - ha continuato - Da quello che ho visto nei test, la moto più completa è stata la Yamaha, ma non è detto che sia così in campionato, le gare sono sempre un’altra cosa. La M1 non ha perduto la sua velocità in curva e ha migliorato la massima. Ducati ha guadagnato molto in velocità di punta e sarà un vantaggio in certi circuiti. In Suzuki la rivalità fra due compagni è un vantaggio, si spingono a vicenda, e la moto ora è più veloce senza perdere agilità".

"Noi? Non posso dire troppo, ci siamo confusi nell’inverno, lo abbia fatto tutti perché siamo una squadra. Però nell’ultimo giorno di test abbiamo capito l’errore. Il tempo e le gare diranno quale sia il nostro livello, ma non credo che la nostra situazione sia così brutta come dipinta nel 2° giorno di test in Qatar. Ora c’è ottimismo in squadra, non sono ancora 100% fisicamente, ma siamo pronti iniziare per la stagione”.

Nell’inverno si è fatto un gran parlare anche della nuova gomma Michelin, che è sembrata avvantaggiare le moto con il motore 4 cilindri in linea.

Avevamo dei dubbi su quelle gomme - ha ammesso Marquez - Volevamo capire cosa stesse succedendo, se quello pneumatico cambiava tanto il comportamento della moto e posso dire che non è così. Bisogna capire semplicemente quella gomma, che ha più grip e ti permette di stare più inclinato, caratteristiche che hanno reso a Yamaha e Suzuki più facile il fatto di sfruttarle subito. Però penso che saranno un vantaggio per tutti quando riesci a interpretarli, mi aspetto che in gara tutti saranno più veloci e costanti.

Marc Marquez: “la spalla? All’inizio il recupero è stato frustrante”

Le condizioni fisiche, per il secondo inverno consecutivo, sono state un limite per Marc.

Fisicamente sto bene, ma la spalla destra è un po’ peggio del normale - ha detto - L’infiammazione al nervo ha allungato i tempi di recupero. È stato un inverno più duro rispetto a un anno fa, il programma di lavoro e i tempi erano simili, ma mentre l’anno scorso miglioravo giorno dopo giorno,  questa volta nel primo mese peggioravo. Non sapevamo che c’era un nervo danneggiato, è stato frustrante, perché il muscolo diventava più piccolo e il braccio sempre più difficile da muovere. Una volta capito il problema, abbiamo cambiato i nostri programmi e la situazione è migliorata. A Sepang avevo fatto pochi giri, di più in Qatar, è stato il corpo a dare il limite e bisogna sempre ascoltarlo

Alex e Marc Marquez: “Siamo fratelli, compagni di squadra ma anche rivali”

Naturalmente non si può ignorare che i due piloti nei colori Repsol siano anche fratelli, anche se i due preferiscono mettere in chiaro che questo non cambierà le cose in pista.

Vero, il primo rivale è il compagno di squadra, ma in questo caso è un debuttante - ha specificato Marc - È anche il campione del mondo Moto2 e sono sicuro che sarà veloce, ma i nostri obiettivi sono diversi a inizio campionato. Potrà arrivare il giorno in cui lotteremo per una gara o per il titolo, ma in circuito ognuno pensa solo a sé”.

Anche Alex è d’accordo.

Avere Marc come compagno di squadra significa avere accanto a sé il migliore esempio per conoscere i segreti della Honda, imparare e diventare veloce - ha detto - Se in futuro saremo rivali, sarà un rivale come un altro. Per ora,  il mio compagno di squadra è il campione del mondo ed è un vantaggio”.

Alex per ora non vuole fissarsi obiettivi troppo grandi.

Quando si arriva in una squadra come questa, sai che con con il lavoro e il sacrificio puoi raggiungere tutti gli obiettivi - ha continuato - Il team mi sta dando tranquillità e voglio proseguire così, le cose arriveranno con il tempo, naturalmente io voglio vincere. L’obiettivo minimo per quest’anno? Mi hanno detto che l’importante è che si veda progressione, realisticamente vorrei essere rookie of the year e finire il campionato nei primi 10 sarebbe un buon risultato. Alla fine sono contento dei miei test e ho tanta voglia di iniziare. Non ho provato le modifiche alla moto che hanno usato Marc e Crutchlow nell’ultimo giorno in Qatar e sono curioso di farlo”.

Marc Marquez: “Ho firmato per 4 anni con Honda per la tranquillità tecnica. Il rinnovo di Alex? Dovrà meritarselo”

Marc, dopo il recente rinnovo, ha davanti a sé altri 5 anni con Honda.

La motivazione principale è stata quella di scegliere un un progetto vincente e sia io che Honda lo volevamo a lungo termine, inoltre ho sempre detto che rimanere era la mia priorità anche per il cuore, nel team mi sento a casa - ha spiegato - Sono felice, era la migliore opzione per me, ora ho tranquillità e le garanzie tecniche. Sia io che la Honda vogliamo vincere e non avere distrazioni”.

C’è chi dice che nel pacchetto ci sia anche il rinnovo del fratello.

Non abbiamo mai parlato di chi sarà compagno di squadra, da quando sono in Honda non sono mai stato coinvolto in certe scelte -  ha sottolineato Marc  - Se Alex continuerà in questa squadra sarà per suoi meriti, nello stesso modo è arrivato qui. Ha abbastanza talento per fare sua carriera sportiva

“Coronavirus? Mettiamo la precauzione davanti a tutto”

L’ultima domanda è sull’epidemia di Coronavirus che sta avendo effetto anche sullo sport, con molte manifestazioni cancellate o rimandate. Per la MotoGP, i dubbi sono sul GP di Thailandia, in programma a fine mese.

Il Coronavirus preoccupa tutto il mondo, dipenderà da Dorna se andremo a no, ma bisogna mettere la precauzione davanti a tutto. Alcuni tecnici giapponesi sono rimasti in Qatar dopo i test proprio per questo problema” ha detto Marc.

Alex è d’accordo: “meglio evitare ogni tipo di rischio”.

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