Negli Stati Uniti l'Aprilia ha ottenuto una doppia vittoria che ha sicuramente dato morale alla scuderia di Noale e anche un veterano come Aleix Espargaro non è rimasto immune da questa ventata di euforia alla vigilia del round di Jerez.
"Forse non abbiamo ancora la moto migliore anche se ci siamo vicini, ma l’atmosfera nel team è incredibile. Lo era prima della vittoria e lo è adesso. Magari Vinales è più rilassato perché inseguiva questo successo da tanto tempo. Se l’è merito e sono contento per lui e per la sua parte del box ha affermato - Per quanto mi riguarda Portimao e Austin sono due tracciati ostici, qui invece sono sempre stato veloce e così la RS-GP. Due anni fa siamo andati sul podio e fatto la pole, quindi sono ottimista che potremo fare bene. Maverick potrà conquistare il Mondiale? Bisogna dare tempo al tempo, tuttavia lo considero un contendente al titolo tanto quanto i primi otto in classifica visto che sono tutti ravvicinati".
Malgrado le concessioni tecniche i costruttori giapponesi sembrano ancora lontani. "Si tratta di un aiuto, non di una magia, quindi non sono sorpreso. Le modifiche sono iniziate l’inverno scorso, quindi i benefici si noteranno a partire dal prossimo anno. Chiunque ami il nostro sport spera che migliorino", le sue parole.
Bisognerebbe mettere un tetto alle moto schierate da una Casa?
“Sì al 100%, perché chi schiera tanti piloti ha numerosi vantaggi. Quello che ha fatto Ducati è incredibile, ma è molto più facile se si occupa metà griglia. Ritengo dunque che si debba fare qualcosa e non eccedere le quattro moto per costruttore", il suo commento pungente.
Dodici mesi fa su questo circuito le due tematiche cardine furono la pressione gomme e i sorpassi. Quest’anno la questione pneumatici è passata in secondo piano. Per quale motivo?
“Nel 2023 hanno debuttato le nuove regole, per cui i tecnici dovevano ancora capire il funzionamento, inoltre faceva molto più caldo e terzo, adesso la normativa è un po’ meno rigida, per cui mi auguro sia più semplice. Che mescola si sceglierà? Penso proprio la hard”
Le motociclette attualmente in uso non hanno pari a livello di velocità rispetto a quelle del passato nel motomondiale. Questo potrebbe essere qualcosa di pericoloso alla lunga? "Molte piste hanno le vie di fuga di cinquant’anni fa , ma le moto vanno dieci secondi più forte. Le Moto 3 di oggi, sono le 500 cc di un tempo. A mio avviso siamo al limite sul fronte sicurezza", ha puntualizzato.
Dopo aver glissato su cosa collauderà la wild card Savadori e sulla sua prova del nuovo sistema di comunicazione, l’iberico ha scherzato sulla presenza nel GP di Dani Pedrosa: “In questa maniera non sarò il più vecchio. E’ uno dei piloti più forti della storia ed è un piacere correre contro di lui. Mi aspetto di vederlo fortissimo”.
Infine un'annotazione sugli pneumatici: "Le Pirelli hanno maggiore grip? Vedremo sulle piste europee e su layout più tipici. Rispetto alle Dunlop la qualità sembra migliore e il calo dell'aderenza è minore".