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La sfida persa di Rossi e Doohan: quando è l'outsider a vincere il titolo

Nei suoi 74 anni di storia solo tre volte nella sfida finale è stato il pilota in svantaggio di punti a vincere il mondiale. Ecco cosa accadde in quelle epiche disfide a Nicky Hayden e Wayne Rainey

La sfida persa di Rossi e Doohan: quando è l'outsider a vincere il titolo

Quanto è difficile vincere un mondiale partendo con un distacco di 21 punti nel motomondiale?
La risposta è: molto difficile, anche se oggi grazie (o purtroppo) alla Sprint Race i punti a disposizione sono 37.

Anche così per Jorge Martin sarà dura recuperare lo svantaggio che ha nei confronti del compagno di marca Pecco Bagnaia. E del resto nei 74 anni di storia della classe regina solo tre volte il pilota che non era in testa al campionato è riuscito nell’impresa di laurearsi campione del mondo.

Quella che tutti ricordiamo è l’impresa di Nicky Hayden del 2006 quando, presentandosi al via proprio del GP di Valencia con uno svantaggio di 8 punti su Valentino Rossi, grazie ad una caduta di Valentino Rossi (anche lì, sembra, a causa di una gomma non performante, o almeno così Vale ha sempre creduto) vinse il mondiale con un terzo posto alle spalle di Troy Bayliss e Loris Capirossi..

Ci sono dei fatti, però, di quel campionato che vanno interpretati: il primo è che Kentucky Kid arrivò in svantaggio a Valencia perché il suo nuovo compagno di squadra in Honda, Dani Pedrosa, lo aveva silurato nel GP precedente, all’Estoril. Visto così l’ultimo mondiale di un pilota americano appare pienamente meritato.

E questa è una delle tre volte che il mondiale nei suoi 79 anni di storia è stato deciso all’ultima prova con un ribaltamento di fronte.

Un’altra, decisamente più discussa, è stata quella del 2015 quando Rossi arrivò a Valencia con 7 punti di vantaggio sul compagno di squadra Jorge Lorenzo. Vale partì dal fondo per i fatti di Sepang, che è inutile ricordare, Jorge vinse la gara e al pesarese non bastò il quarto posto per portarsi a casa il famoso 10° titolo.

La terza occasione in cui il leader del mondiale non vinse il titolo è invece molto indietro nel tempo, ed ha sfumature mitiche.
Quando infatti Mick Doohan scese in pista a Kyalami con appena 2 punti di vantaggio sul Wayne Rainey, le due lunghezze erano tutto ciò che gli era rimasto dei 65 punti che aveva totalizzato prima del terribile incidente di Assen che quasi gli costò l’amputazione di una gamba.

Grazie all’intervento del dott. Costa Mick infatti era riuscito a presentarsi al via del penultimo Gran Premio, in Brasile, ad Interlagos, ma dovette essere aiutato a salire in moto. Quasi non riusciva a camminare, sotto la tuta la ferita ancora sanguinava e chi conosce il grande australiano valuta la sua grandezza proprio grazie a quella prova. Rainey vinse e il pilota della Honda riuscì a portare a casa qualche punto grazie al 12° posto. I due punticini erano tutto ciò che gli rimaneva di un mondiale che, prima del GP d’Olanda, aveva dominato.

Così nella disfida conclusiva a Rainey bastarono i punti del terzo posto, con Doohan sesto per aggiudicarsi il terzo titolo consecutivo chiudendo a +4.

La storia poi dice che Mighty Mick ne vinse cinque di fila.

 

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