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Oltre alla MotoGP, con Alberto Vergani abbiamo scambiato alcune battute anche sul mercato Superbike. Come ben sappiamo, il manager meneghino cura gli interessi di Petrucci e Bassani, rispettivamente impegnati con la Ducati di Barni e la Kawasaki.
A tenere però tutti sotto scacco sul fronte delle trattative è Alvaro Bautista, che presto comunicherà quelli che saranno i piani futuri, ovvero continuare a correre oppure appendere il casco al chiodo. Sul tema Alberto Vergani ha pochi dubbi.
“Io penso che Alvaro continuerà a correre con la Ducati anche il prossimo anno – ci ha ha detto – nel team Aruba lui si trova benissimo tanto che ha vinto due Mondiali. Oltre che con la squadra, gode di un ottimo rapporto sia con Stefano Cecconi che con Serafino Foti, di conseguenza non gli manca nulla. Anche per lui il tempo scorre, ma Alvaro è un pilota che si allena tantissimo per tenersi al top della condizione fisica e il suo stato di forma è ben visibile a tutti”.
Possiamo quindi dire che i giochi in Aruba sono fatti?
“Alvaro ha dimostrato di recuperare alla grande dal brutto infortunio della passata stagione ed è riuscito a vincere nonostante la zavorra. Ovvio che Toprak è un campione e gli darà filo da torcere fino all’ultimo, ma non solo lui. Penso che Bulega stia facendo un inizio di Campionato davvero straordinario e Alvaro non ha mai avuto un compagno così forte in questi anni. Di sicuro per lui non è facile con un compagno come Nicolò, ma ciò che fa la differenza è che Bautista si diverte sulla Ducati ed è felice. Questo per lui è l’aspetto determinante, che va oltre ogni altra cosa”.
Petrucci invece?
“Danilo lo aspettiamo tutti di nuovo in pista. Come ben sappiamo ha dovuto fare i conti con un bruttissimo infortunio, ma un passo alla volta sta recuperando per essere di nuovo competitivo in sella alla Panigale V4. A meno di clamorosi colpi di scena penso che Petrux andrà avanti con Barni anche il prossimo anno, dato che con Barnabò e tutto il gruppo di lavoro ci troviamo molto bene e c’è grandissima sintonia e fiducia reciproca”.
Stesso discorso anche per Axel sul fronte Bimota…
“Direi proprio di sì. Con Axel c’è un progetto di crescita mirato su due anni con l’obiettivo di cucirsi velocemente su misura la moto. Ovviamente saltare da una Ducati su una Kawasaki non è cosa semplice, ma lui è un pilota che non ha paura di queste sfide. In queste prime gare credo abbia mostrato una crescita, arrivando già nei primi dieci posti. In altre situazioni poteva forse raccogliere di più, ma è stato sfortunato, ma in Kawasaki sono tutti consapevoli che quello di Bassani è un percorso di crescita senza fretta e stress. Penso che Bassani stia vivendo la sua prima vera stagione da professionista, nella quale sta imparando tante nuove dinamiche, di conseguenza Kawasaki è la sfida di cui ha bisogno ”
