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MotoGP, Di Giannantonio: “Marquez è incredibile, ma i suoi dati sono da considerare a metà”

“Preferisco concentrarmi di più su Bezzecchi, o su Bagnaia e Martin, perché Marc a sinistra è uno dei migliori piloti Ducati, ma a destra è uno dei peggiori. Vedendo i festeggiamenti nel box VR46 non vedo l’ora di fare otto podi!”

MotoGP: Di Giannantonio: “Marquez è incredibile, ma i suoi dati sono da considerare a metà”

Non sarà salito sul podio come il suo compagno di squadra Marco Bezzecchi, ma Fabio Di Giannantonio può comunque ritenersi abbastanza soddisfatto per come si è concluso il suo fine settimana sul circuito di Jerez. Il romano del Pertamina Enduro VR46 racing Team, infatti, è riuscito a recuperare da una partenza complicata e a chiudere al decimo posto il Gran Premio di Spagna.

“Mi aspettavo un po’ di più in termini di posizione, ma nei primi due o tre giri il feeling con la gomma posteriore non era fantastico e non riuscivo ad avere una buona trazione in uscita di curva, così sono stato superato da Oliveira, Miller e Bastianini. Questo ha un po’ compromesso la mia gara, perché poi avevo un buon passo, con cui poter chiudere giusto fuori dal podio. Invece così ho perso tanto tempo, avendoci messo molto a passare Jack e Oliveira, e quando mi sono trovato da solo era ormai troppo tardi per andare a prendere i piloti davanti - ha raccontato il Diggia - Secondo me, tuttavia, c’è tanto di positivo anche in questo weekend, perché siamo sempre stati competitivi in queste prime quattro gare, e ho ottenuto la mia quarta Top 10 consecutiva su piste dove l’anno scorso eravamo lontani anche dai primi quindici. Questo vuol dire che stiamo facendo e abbiamo fatto un grosso step”.

Una bella risposta a quell’incerto finale della passata stagione, in cui ha rischiato di restare senza sella.

Mi aspetto non ci siano più dubbi sull’accoppiata Diggia-MotoGP. Sento di essere un pilota molto forte e veloce e da quando ho avuto continuità con la moto che stavo guidando ho sempre fatto delle belle gare. Quest’anno abbiamo iniziato con il piede giusto, è un ottimo inizio di campionato e appena avremo sistemato due o tre cose per ottimizzare la GP23, non mancherà nulla per stare con i ragazzi davanti e torneremo a vedere anche il Diggia che fa grandissime cose”, ha commentato Fabio. 

In queste giornate, il 25enne ha avuto modo di cominciare a studiare anche i dati di un campione come Marc Marquez, dotato da quest’anno della sua stessa moto.

“Ho iniziato a vedere qualcosa e Marc, ovviamente, è un pilota incredibile. È un po’ particolare da vedere in realtà, perché a destra è uno dei peggiori piloti Ducati e a sinistra è uno dei migliori. Secondo me va preso in considerazione un po’ a metà. Io non mi confronto mai troppo con lui, anche se in certi aspetti siamo simili, come l’uso del gas. Mi concentro di più sul mio compagno di squadra, o su Pecco e Martin, che secondo me sono quelli che guidano meglio la ducati, in generale” ha osservato Di Giannantonio, che può trarre una motivazione in più anche dal podio conquistato quest’oggi da Bezzecchi.

Vedendo come si festeggia nel box VR46 non vedo l’ora di fare otto podi, perché voglio fare 800 feste! - ha commentato ridendo - Ero contentissimo per Bez, anche perché ci vogliamo bene e nelle prime gare ha fatto un po’ fatica. Poi qui, quando c’è festa, si festeggia davvero. Io sono motivato e voglio fare benissimo, ma vedere come sono i festeggiamenti ti dà una motivazione extra”.

Ancora una volta, il circuito di Jerez si è dimostrato una pista amica della Ducati, che ha monopolizzato le prime cinque posizioni del GP. 

“Abbiamo una moto molto competitiva in frenata e qui ci sono diverse curve in cui riusciamo a portare molta velocità e poi frenare forte, in più abbiamo un’ottima trazione. Penso che il pacchetto, nel complesso, sia ottimo ovunque andiamo, e qui siamo riusciti a ottenerne il massimo, anche per via di tutti i test che la Ducati ha fatto qui” ha spiegato Di Giannantonio, che sarebbe felice se il team VR46 continuasse anche in futuro con la Casa di Borgo Panigale: “Io di base non so molto, anche perché nel nostro team si tende a cercare di separare un po’ i piloti da tutto il resto, per farli concentrare al meglio su ciò che devono fare. Non so se la squadra resterà con Ducati, ma se fosse così sarei molto contento per loro e magari anche per me”.

Il romano si è poi soffermato sulla questione dell’aerodinamica, dicendo se sarebbe o meno favorevole a una sua riduzione con il prossimo regolamento tecnico.

“Dipende. Come pilota ritengo che le MotoGP siano fantastiche e non tornerei mai indietro, anche perché trattandosi di prototipi queste moto devono essere la massima espressione dell’ingegneria motociclistica. Io, personalmente, impazzisco quando vedo nuove componenti aerodinamiche e nuovi device, e la potenza che abbiamo, perché alla fine stiamo guidando una F1 con due ruote e dal mio punto di vista è così che deve essere - ha affermato - Sicuramente, però, al momento la situazione è un po’ più critica dal punto di vista dello spettacolo, perché con tutte queste cose è sempre più difficile superare”.

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