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Laverty: “Col 4 in linea Bautista ha scoperto come si guida una SBK"

“Alvaro sta faticando perché per guidare il quattro cilindri in linea devi essere aggressivo e non veloce in curva come con la MotoGP. La BMW? Ha un gran telaio"  

SBK: Laverty: “Col 4 in linea Bautista ha scoperto come si guida una SBK"

Anno nuovo, squadra nuova. Non c’è forse modo migliore per definire quella che è l’avventura di Eugene Laverty in sella alla BMW. In estate la squadra di Shaun Muir aveva messo gli occhio su di lui ed è bastato poco per riuscire ad assicurarselo.

Tra aspettative e novità, il nordirlandese sta lentamente prendendo le misure della S 1000 RR dopo la precedente esperienza con la Ducati V4. Due moto che hanno ben poche cose in comune, in particolare per quanto riguarda lo stile richiesto nella guida. Da domani inizierà il weekend di Phillip Island e da parte sua non manca la curiosità per scoprire quanto sarà competitivo con la tedesca.

“Ci siamo – ha esordito Eugene – aspettavo con ansia questo inizio di stagione e non vedo l’ora di disputare la prima sessione venerdì mattina. Nei test abbiamo cercato di migliorare tutte quelle aree dove soffro ancora un po’, ma credo sia normale, dato che per me questa è una moto nuova che devo conoscere nel dettaglio”.

Diversi piloti hanno elogiato il telaio della BMW.  

“Immagino. Il telaio è fantastico, anche se questo già lo sapevo vedendo Tom in azione lo scorso anno. Devo dire che nelle curve lunghe la moto offre grande stabilità e questo è un aspetto che mi ha sorpreso davvero tanto. Qua a Phillip Island le curve sono più lunghe e il telaio potrebbe quindi aiutare la S 1000 RR”.

Sykes fu veloce sul giro secco, ma poi in gara finì nelle retrovie, faticando in termini di motore.

“È vero, però dobbiamo ricordare che Tom lo scorso anno utilizzava un motore Stock, anche se in qualifica è riuscito ad essere competitivo nel giro secco. Ovviamente, per quanto riguarda il motore, non siamo ancora a livello di Honda e Ducati, ma questo non è un aspetto determinante e la dimostrazione è data dalla Kawasaki”.

Cosa dobbiamo aspettarci da questo debutto di Laverty con la BMW?

“Il mio obiettivo è essere sul podio il prima possibile, anche se questa pista non è forse l’ideale per quelle che sono le mie qualità. Ovviamente farò del mio massimo, per essere costante e centrare il migliore risultato”.

Eugene, quanto è stato complicato scendere dalla Panigale V4 e salire sulla S 1000 RR?

“Devo ammettere che a novembre ho faticato nei test, ma poi ho avuto modo di migliorare, conoscendo sempre meglio la moto. Il fatto di avere Tom al fianco ti consente di guardare i suoi dati e imparare da lui che ha maggiore esperienza rispetto a me”.

Alla fine ti sei ritrovato nella stessa situazione di Bautista.

“Negli ultimi cinque anni ho corso col motore a V e saltare sul quattro cilindri in linea rappresenta per me un grande cambiamento. Onestamente credo che questo tipo di motore riesca a sfruttare meglio la prestazione che offre lo pneumatico. A parte questo aspetto, ci tengo a sottolineare che il progetto è giovane e di conseguenza ci vorrà del tempo per migliorare”.

Cosa pensi delle difficoltà incontrate da Bautista?

Questa è la prima vera Superbike che guida Alvaro e di conseguenza dovrà abituarsi, dato che la Panigale V4 era una MotoGP. Lui non ha mai guidato una Superbike con le Pirelli e questo ti impone di essere più aggressivo nella guida. Devi infatti attaccare le curve e poi sfruttare l’accelerazione per essere performante in uscita, piuttosto che essere scorrevole in curva. Con la MotoGP serve essere veloci in curva, con la SBK è l'esatto contrario. È un po’ come tornare ai tempi della 750”.

Eugene, ultima domanda: cosa significa tornare in un team ufficiale?

“La scorsa stagione è stata complicata, ora invece mi trovo nel posto giusto e sono convinto di avere tutti i mezzi per essere veloce. Con la squadra c’è una grande sintonia e mi sento pronto”.  

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