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MotoGP, Gran Premio di Jerez: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Ci sono molte cose interessanti che si possono fare in due, una di questa è una lotta all’ultima staccata a Jerez. Bagnaia e Marquez l'hanno spiegato con i fatti

MotoGP: Gran Premio di Jerez: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Ci sono molte cose interessanti che si possono fare in due, una di questa è una lotta all’ultima staccata a Jerez. In una domenica rossa Ducati, Bagnaia e Marquez ne hanno fatte di tutti i colori. Pecco ha dipinto il suo capolavoro, ma l’opera di Marc non è stata da meno. La pinacoteca della MotoGP si è arricchita, grazie anche al ritorno sul podio di Bezzecchi.

IL BELLO – Dell’uno alcuni dicono che vinca solo grazie alla Ducati, dell’altro sostengono che sia ormai un pugile suonato: insieme fanno 11 titoli mondiali, ma soprattutto spettacolo. È la classica sfida Italia-Spagna, questa volta declinata in Bagnaia contro Marquez. L’aspettavamo da anni, l’abbiamo avuta, ne vogliamo ancora.

IL BRUTTO – A cosa servono DJ, fuochi artificiali ed effetti speciali? La nuova moda è il podio in mezzo ai camion. A sperimentarla per primo è stato Dani Pedrosa, che dopo il triste spettacolo forse ci penserà due volte prima di accettare un’altra wild card. Nella sua carriera pensava di averle viste tutte, ma la MotoGP riesce sempre a sorprendere.

IL CATTIVO – I francesi hanno inventato la rivoluzione e Johann Zarco ne è degno erede. Ha spiegato infatti il suo pensiero su Freddie Spencer e sul perché dovrebbe restare a casa: 92 minuti di applausi.

LA DELUSIONE – Appena il tempo di fotografare il nuovo prototipo portato da Honda ed era già finito nel cestino. Da quello che dicono i piloti, non c’è nulla che si possa almeno riciclare. Non sempre basta la buona volontà.

LA CONFERMA – Che veloce l’Aprilia, che passi avanti la KTM, ma lì davanti c’è sempre la Ducati. Dopo le prime gare qualcuno pensava che il rosso si stesse opacizzando, invece è più brillante che mai. Anche l’usato 2023 non sente troppo il passare del tempo, Dall’Igna è un diavolo di ingegnere che oltre alle pentole fa anche i coperchi.

L’ERRORE – Prima o poi, tutte le cose belle finiscono. Come la striscia positiva di Martin, interrotta in casa con un errore banale. Era comunque davanti a tutti, come è ancora in classifica.

LA SORPRESA – Si è (finalmente) rivisto Oliveira. Assente ingiustificato nelle prime gare, in Spagna si è presentato all’appuntamento ed è stato il miglior pilota Aprilia al traguardo domenica. Parliamo di un 8° posto, ma tocca accontentarsi.

IL SORPASSO – Era dal GP di Thailandia dello scorso anno che Bagnaia voleva completare un sorpasso all’esterno su due piloti. A Jerez ha intagliato il suo diamante.

LA CURIOSITA’ – C’era chi moltiplicava pani e pesci, a Jerez lo hanno fatto con gli spettatori. La matematica è un’opinione, e da 180.000 a 300.000 è un attimo confondersi.

IO L’AVEVO DETTO – Vinales convinto delle sue possibilità il venerdì: “siamo ripartiti dai livelli di Austin”. Poi il bat-segnale si è spento.

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