L'acquisto da parte di Liberty Media di una quota maggioritaria della MotoGP, lasciando ancora al momento Dorna alla gestione del campionato, e l'arrivo di un team a trazione americana come Trackhouse sono segnali di un cambiamento in atto. Cambiamenti frutto si di necessità ma anche forieri di potenzialità per il futuro di questo sport che vuole poter allargare i propri orizzonti, non solo economicamente ma anche in termini di fama. La lezione data dagli ultimi anni della gestione della Formula1 è chiara, si può fare di più per questo sport e di questo avviso è sicuramente Liberty Media. Un'occasione questa anche per gli americani di rientrare, da lungo assenti dagli onori delle cronache nonostante un passato d'oro nel mondo delle corse a due ruote.
Il GP di Austin è stata quindi l'occasione per incontrare una leggenda del passato, Randy Mamola, in un tete a tete con un'altra leggenda del paddock, Carlo Pernat. Un'occasione quindi per tornare indietro coi ricordi ad una delle ere più amate del motociclismo che ha sfornato tanti campioni, ma anche per guardare allo stato attuale della MotoGP ed alle potenzialità future, in primis il ritorno degli americani in classe regina. Ci vorrà del tempo è chiaro, ma le pedine cominciano a muoversi nella direzione giusta e inizia a respirarsi aria di cambiamento per la MotoGP.