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SBK, La nuova BMW ti mette le ali, ma Scott Redding non decolla

Deluso e alla ricerca di risposte: è bastato un test per far capire a Scott che la nuova M 1000 RR non rappresenta un passo avanti. Inoltre Redding si interroga sul ruolo della Casa, mettendo in discussione i restanti tre anni di contratto

SBK: La nuova BMW ti mette le ali, ma Scott Redding non decolla

Inutile girarci attorno: il test di Jerez della BMW non è andato secondo quelle che erano le aspettative. Da parte di Scott Redding e della squadra c’era infatti grande attesa per scoprire il potenziale della nuova M 1000 RR, ma alla fine questa è stata delusa.

Ci ha pensato infatti Scott stesso a definire la nuova moto senza utilizzare troppi giri di parole: “È come dare una lucidata a una moto da cross”. In parole povere la M 1000 RR di ultima evoluzione è praticamente come la precedente. C’è qualche piccola novità come ad esempio l’introduzione delle pinze Brembo, ma alla fine telaio e motore rimangono invariati.

Il volto di Scott Redding alla fine della due giorni andalusa dà la sensazione di essere davanti a un vicolo cieco, mentre la concorrenza, Ducati su tutte, sembra viaggiare su un’autostrada a corsia libera. Eppure durante gli ultimi mesi c’era grande curiosità attorno all’arrivo della nuova tedesca, il cui sviluppo sembrava tra l’altro ricalcare una sorta di filosofia MotoGP con quelle vistose ali anteriori alla ricerca della migliore aerodinamica.

Qualcuno però, vedendo la moto da vicino, ha già vociferato nel paddock di Jerez: “Probabilmente la BMW sarà molto fluida in curva, ma con quel carico aerodinamico che ci hanno messo, la moto non va avanti, non accelera. La si vede a occhio nudo”.

Arrivati a questo punto la questione è molto semplice: Ducati ha compiuto un altro step con la Panigale V4, mentre BMW è rimasta al palo. Ovviamente c’è ancora tempo per tornare all’opera, considerando che restano quattro giornate di test a disposizione prima del via del Mondiale. Scott Redding è però onesto con se stesso, consapevole del fatto che miracoli difficilmente saranno possibili.

In tutto ciò il britannico si è pure interrogato su quella che è la filosofia della Casa improntata alle scelte strategiche di marketing: “Forse a BMW interessa di più vendere le moto che vincere nel Mondiale SBK, dato che certe cose non cambieranno mai – aggiungendo inoltre – qua a Jerez non c’era nemmeno il nostro responsabile della Superbike, Bongers”.

Infine, ha voluto mandare un segnale: “Tre anni di contratto? Potenzialmente”. Come a dire che qualora questa M 1000 RR non dovesse consentirgli di lottare per il Mondiale, potrebbe valutare delle alternative prima della scadenza del contratto. Di questo sinceramente non crediamo, considerando soprattutto l’aspetto economico.

Preferiamo pensare sia una sorta di messaggio per scuotere l’ambiente, soprattutto ai piani alti, perché Redding non ha certo tempo da perdere. Quel tempo che lo separa da Phillip Island, quando tra meno di un mese si accenderanno i semafori sul via del Mondiale.   

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