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MotoGP, Pol Espargarò: "parlo con Marquez, ci aiutiamo, ma è il primo che devo battere"

"Parliamo tra di noi, ma non di moto. Ognuno ha il proprio team di ingegneri. Come io ho tenuto d'occhio i suoi tempi lui avrà tenuto d'occhio i miei, oramai coi dati possiamo dirci più cose che se ne parlassimo a voce"

MotoGP: Pol Espargarò:

Quattordicesimo nella combinata non è granché, come prestazione, anche se Pol Espargarò oggi ha fatto comunque meglio (un decimo) del rientrante Marc Marquez.

Il fatto è che la migliore Honda è stata quella di Nakagami, 6° tempo, con poco meno di 4 decimi di vantaggio sullo spagnolo. Ma il pilota del team LCR conosce bene la moto e per migliorare è...tornato al passato.

Sembra che oggi Nakagami abbia provato il telaio della scorsa stagione, ne sapevi nulla?
"No, ma abbiamo i dati e sicuramente li guarderò assieme ai tecnici per capire meglio. In fondo ogni pilota cerca nel suo piccolo di trovare le migliori soluzioni possibili per se stesso, ma indirettamente in quanto team ci aiutiamo anche a vicenda facendo test del genere".

Da quello che si può notare dai tempi di oggi, il passo di gara è buono ma la spinta in più data dalla nuova gomma morbida non è arrivata, lo stesso problema che ha riscontrato Alex Marquez l'anno scorso. Pensi sia stato questo il problema di oggi? Ne avete parlato tra di voi?
"Sicuramente non è un problema legato alla moto, dover fare il miglior tempo possibile in un solo giro non è sempre una impresa facile, non lo è stato a Portimao come non lo è stato oggi. Ovviamente c'è ancora da lavorare sul setup ottimale e dovrò continuare a migliorare per spingermi ancora di più oltre i limiti, sopratutto per quanto riguarda le frenate prima dei tratti veloci, ma penso sia andata decisamente meglio che in Portogallo e sono ottimista per le qualifiche di domani".

Conoscere bene la pista oggi ti è tornato utile per capire quali modifiche apportare al setup della moto? Abbiamo notato che tu e Marquez vi siete seguiti a vicenda per alcuni giri, ti è stato d'aiuto?
"Si, oggi è stata una bella giornata, mi mancava questa atmosfera "familiare", sopratutto nel momento in cui nessuno stava cercando di fare i tempi e le temperature in pista erano stabili. Coi dati raccolti nei test di oggi spero di ottenere dei buoni risultati nelle prove di domani, lavoreremo ancora sul setup della moto e cercherò di migliorare i tempi nel giro che conta per finire in Q2.
Come già detto, il passo è buono, c'è solo da migliorare i tempi nel giro singolo".

Seguendo Marquez sei riuscito a notare qualcosa di utile? Naturalmente l'hai seguito anche altre volte, ma ora avete la stessa moto.
"Stamattina è stato tutto piuttosto tranquillo, ogni tanto gli stavo davanti io, altre volte lui stava davanti a me e mi è sembrato che andassimo entrambi piuttosto forte. Nel pomeriggio invece quando tutti hanno cominciato a cercare di fare i tempi, la situazione è cambiata e mi sono trovato più in difficoltà. Oggi non sono riuscito a tirare fuori il massimo delle nuove gomme morbide, mentre ad esempio Nakagami è andato molto veloce nonostante usasse delle gomme medie usate, ed essendo anche lui su una Honda abbiamo potuto analizzare i dati e stiamo cercando di capirne il motivo in relazione al mio problema".

La scorsa gara è stata in un certo senso "unica" per via del ritorno di Marquez, in questa invece sembra che stia già tornando quello di prima. Vi siete parlati? Ti sta già dando dei consigli?
"(Ride) Ovviamente è un pilota molto competitivo, quindi non mi ha dato consigli, ma è una cosa che capisco benissimo, d'altronde il pilota che hai accanto è il primo che vuoi battere. Parliamo tra di noi, ma non di moto. Ognuno ha il proprio team di ingegneri, coach ed assistenti, ma comunichiamo lo stesso in modi diversi. Come io ho tenuto d'occhio i suoi tempi lui avrà tenuto d'occhio i miei, oramai coi dati possiamo dirci più cose che se ne parlassimo a voce".

 

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