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MotoGP, Petrucci: Dovizioso mi ha stupito più che Stoner

Danilo svela: "Quest'anno ho fatto un doppio salto, ma ora serve il passo per raggiungere i più veloci"  

Petrucci: Dovizioso mi ha stupito più che Stoner

È mancato poco più di un decimo a Danilo Petrucci per agganciare la top ten in questa prima giornata di test a Sepang. L’alfiere Pramac archivia il lunedì con l’undicesimo tempo alle spalle di  Berbera, ma lui preferisce non concentrarsi sul cronometro. E poco importa se un anno fa esatto il pilota di Terni stupì tutti portando la Ducati tra i top rider.

“Penso sia stata una giornata positiva, anche se rimane un pizzico di amarezza per la metà sessione condizionata dal maltempo. Sia io che la moto abbiamo del margine importante e questo è un aspetto che mi soddisfa. Se dovessi fare un paragone col 2016 credo ci sia stato un doppio passo avanti, perché la Ducati ufficiale è fatta apposta per le Michelin e non per le Bridgestone come quella precedente”.

Stoner e Dovizioso hanno messo tutti in riga.

Casey e Andrea sono riusciti a sfruttare meglio la gomma nuova, mentre a me sono serviti sei giri. In vista dei prossimi giorni vorrei rimanergli più vicino, anche se preferisco concentrarmi sul passo, dove sono stato veloce, piuttosto che il tempo”.

Nel 2017 sarai anche un pilota laboratorio.

Avrò modo di scegliere prima degli altri il materiale, anche se mi toccherà girare di più. Di certo non mi dispiace. Sarà fondamentale imparare, guardare i dati e ogni minimo dettaglio”.

Hai parlato di doppio passo avanti. Quali sono le differenze tra GP15 alla GP17, che tra l’altro ai già provato a Jerez?

“In Spagna abbiamo dovuto confrontarci con la temperatura abbastanza rigida, inoltre le gomme a disposizione non erano il massimo. Qua invece è già diversa la situazione. La differenza sostanziale è che la nuova moto risulta essere più competitiva in ogni ambito, anche se molti sostengono sia simile alla GP16, che non ho mai provato.

Tu avevi la moto senza bauletto.

“Esatto. Oggi  mi servirà prendere sempre più confidenza, lavorando sul setup. Devo dire che in frenata la Ducati si dimostra competitiva ed è più forte in accelerazione, dato che prima soffrivo a centro curva. Inoltre, avendo la frenata molto pesante, devo cercare di essere più dolce vista l’elettronica”.

Stoner vi ha spianato la strada, dimostrando di essere velocissimo.  

“Vero, è stato molto competitivo, quella moto ha già girato in 1’59” (sorride). Vedendo il suo tempo mi fa capire che ho del margine.  Dovi mi ha stupito di più, dato che sul passo è stato veloce e con gomma nuova mi ha dato la paga. Ovviamente siamo solo all’inizio, però avere a disposizione questi riferimenti aiuta molto”.

Come affronti questa stagione rispetto al 2016?

“Lo scorso anno ero partito carico, ma senza aspettative. Tra l’altro un anno fa sono stato molto veloce a Sepang, regalandomi stimoli importanti. Quest’anno ho capito che serve lavorare con calma, perché sono test e il cronometro non rappresenta la priorità. Bisogna concentrarsi sulla moto, cercando di fare le stesse cose con più giri possibili. Adesso ho la moto e mi serve compiere lo step per rimanere coi migliori, lavorando soprattutto sul passo gara, in modo da permettermi di essere costantemente veloce”.   

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