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A Maggiora erano in 50 mila per il ritorno del Motocross delle Nazioni dopo 30 anni dall’ultima edizione. I tifosi azzurri sognavano di vedere il tricolore sul podio, ma la sfida era di quelle ad alto coefficiente di difficoltà contro Stati Uniti, Olanda e Francia. Alla fine la nostra nazionale ha dovuto accontentarsi del quinto posto nella domenica in cui i transalpini guardano tutti dall’alto. Il volto di Cairoli è un misto di soddisfazione e amarezza.
Il tuo volto a fine gara parla da solo: hai dato tutto quello che avevi.
“Sì, penso di averci messo il massimo, anche se l’infortunio del sabato ha condizionato la prestazione. Avevo diversi acciacchi, in particolare alla gamba, inoltre anche un po’ di febbre. In una gara come il Motocross delle Nazioni bisogna dare il 110%, io più del 90 non ne avevo”.
Esci trionfatore dalla MXGP, ma nelle altre due classi avete sofferto con Bernardini e Cervellin.
“Eravamo una squadra giovane con l’obiettivo di partenza rappresentato dalla top five. Samuele e Michele hanno un grande futuro davanti e speriamo di essere più competitivi nelle prossime occasioni. Ovviamente resta un po’ di dispiacere”.
Hai più volte detto che arrivavi a questo appuntamento dopo una stagione strana. Quanta consapevolezza regala la prestazione di Maggiora?
“Moltissima, perché nella MXGP ho terminato per ben due volte al secondo posto, nonostante i problemi di salute. Riparto sicuramente più carico per il 2017 dove l’obiettivo sarà la conquista del nono titolo mondiale. La concorrenza aumenta, però dimostrerò di essere pronto”.
Adesso stacchi la spina?
“Ho ancora qualche test con KTM in seguito mi godrò le vacanze”.
Poi a dicembre il Monza Rally Show. Lo scorso anno hai sconfitto Rossi al Master Show, quest’anno ci riprovi in gara?
“I rally rappresentano da sempre la mia passione e sono carico per questo appuntamento. Correrò nuovamente con la Citroen DS3 WRC, ovviamente Valentino è tra i favoriti, però sarebbe bello combattere anche in gara dopo la vittoria del Master Show”.
