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Dopo un primo turno a mezzo servizio, la pioggia abbondante ha consentito ai piloti della MotoGP di scendere al gran completo sul circuito di Aragon. La FP2 era stata contraddistinta fino agli ultimi minuti da un dominio Yamaha, che aveva le proprie coppie ufficiali e satellite nelle prime quattro posizioni. Nonostante gli attacchi degli avversari su una pista progressivamente meno bagnata, Spies ha chiuso in cima alla classifica dei tempi con un 2'00.219. A lungo in ombra, Pedrosa ha mosso la propria controffensiva nel rush finale, dovendosi però accontentare del 2º tempo, staccato di soli 66 millesimi.
Il duo di testa ha staccato abbastanza nettamente gli inseguitori. Al terzo posto, Lorenzo deve ancora trovare l'intesa ottimale con la sua M1 su un circuito sul quale non ha mai vinto, e ha chiuso a circa mezzo secondo di ritardo.
L'ultimo pilota a contenere il gap entro il 1'' è stato Hayden, che ha parzialmente confermato le parole della vigilia (secondo le quali il nuovo telaio si sarebbe adattato più facilmente al suo set-up che a quello di Rossi), guidando la pattuglia Ducati dalla quarta posizione (+ 0.777). È andata peggio al suo compagno Valentino Rossi, 8º a oltre 2'' dalla vetta. Il 'Dottore' ha accusato problemi al cambio della sua GP12, e una volta cambiata moto non è più riuscito ad essere incisivo nonostante diversi aggiustamenti alla ciclistica (soprattutto alla forcella).
Il primo dei 'terrestri' è stato ancora una volta Dovizioso, 5º e 3 decimi più veloce di Bradl e Crutchlow (autore di un 'lungo' che gli è valso la cancellazione del proprio giro veloce). Tra le CRT, De Puniet è stato il più veloce con il 12º tempo. Solo Pasini (15º) ha chiuso in zona punti tra gli italiani di categoria, mentre Pirro e Petrucci si sono aggiudicati rispettivamente la 17ª e 19ª posizione.
I tempi della MotoGP:
