Superbike: Ciao Yamaha!

Non ci sarà, dopo 24 anni, nessuna moto di Iwata nel mondiale 2012


La conquista da parte di Carlos Checa del titolo 2011, le vicende economiche, e le novità del "mercato" SBK, hanno fatto passare quasi in secondo piano l'addio della Yamaha al mondiale delle derivate di serie.

I presupposti fanno si che forse non ci si accorgerà dell'assenza della Casa di Iwata dallo schieramento 2012 che, come si è visto, dovrebbe essere ancora più affollato di quello di quest'anno. Rimane, però, il fatto sportivo per l'uscita di scena della Yamaha che è stata sempre presente, sotto varie forme, nel Mondiale Superbike.

UN SOLO TITOLO PILOTI - Già perché anche se la Casa giapponese ha vinto un solo titolo piloti con Ben Spies nel 2009 e uno Marche nel 2007, è stata una presenza costante nelle derivate di serie sin dalla nascita del mondiale.

Fabrizio Pirovano 1989Nei primi anni fu Fabrizio Pirovano grazie al supporto dell'importatore italiano e dei fratelli Valli a portare la FZ 750 nel mondiale Superbike, piazzandosi per ben due volte al secondo posto nel 1998 e nel 1990. Poi il testimone passò a Colin Edwards che, però, non andò meglio del quinto posto (1996), posizione che Scott Russell non riuscì a ripetere l'anno successivo (finì sesto).

Nel 1998 il testimonial della Yamaha nella Superbike divenne Noriyuki Haga e il giapponese finì per due volte al secondo posto nel mondiale (2000 e 2007) e due al terzo (2005 e 2006). In molti pensano che con un altro pilota la Yamaha avrebbe  potuto conquistare più titoli iridati...

BEN SPIES E MARCO MELANDRI - L'unico titolo conquistato dalla Yamaha è arrivato con l'incredibile meteora (nel panorama SBK) Ben Spies che nel 2009 arrivò, conquistò  il mondiale e... se ne andò. Il testimone fu raccolto da Cal Crutchlow e James Toseland che non riuscirono a ripetere l'impresa dell'americano. L'ex campione del mondo della Supersport, finì - al suo primo anno di Superbike - in quinta posizione.

Quest'anno sembrava l'inizio di una nuova era con l'arrivo di Marco Melandri e l'ingaggio di Eugene Laverty. Infatti i due non hanno deluso, conquistando sei vittorie (quattro l'italiano e due il britannico) facendo tornare la R1 quasi ai livelli del 2009. Marco, aggiudicandosi gara 2 a Portimao, è stato l'ultimo pilota (sinora) a vincere con la Yamaha nella Superbike.

Ben Spies 2009Poi la doccia fredda dopo la gara di Silverstone: il team ufficiale chiude! C'è stata la speranza di poter vedere ancora le Yamaha nel mondiale Superbike in forma semiufficiale o privata ma una cattiva gestione del management racing della Yamaha Europe ha fatto sì che anche questa ipotesi svanisse.

UN PALMARES DI TUTTO RISPETTO - Così esce di scena - speriamo solo per poco - una delle Marche storiche del mondiale Superbike. Lo fa con un bottino di 74 vittorie, 37 pole position, 251 podi, risultato conseguito grazie al contributo anche di piloti - oltre a quelli citati - come Michael Doohan (Sugo ed Oran Park 1988), Michael Dowson (Sugo e Oran Park 1989), Peter Goddard (Oran Park 1989 e Phillip Island 1990), Kevin Magee (Phillip Island 1991 e 1992), ecc. Un patrimonio che una politica sportiva sbagliata ha fatto passare in archivio.

Ci sarà un ritorno? Forse con l'arrivo della nuova R1 - che si dice dovrebbe essere presentata a fine 2012 - potrebbero essere riaperti dei discorsi ma se la gestione delle corse in Europa sarà ancora l'attuale non sembra che ci siano grandi prospettive....

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