Rossi: voglio fare meglio di Stoner

"Uso un assetto vicino a quello di Casey 2010". Hayden migliore Ducati


Decisamente non siamo nella situazione di Aragon” è questa la prima e più importante certezza che Rossi ha ricavato dalla prima giornata di prove sulla pista di Motegi. La GP11.1 con il telaio in alluminio sta incominciando a rispondere ai comandi del suo pilota restituendo quelle sensazioni che gli aveva fatto intravedere nel primo test al Mugello, con il motore di 1000cc. È ancora lontano il momento in cui verrà messa la parola fine ai problemi che affliggono la Desmosedici, ma la strada su cui muoversi sembra essersi finalmente delineata.

Nel corso della giornata abbiamo fatto dei piccoli progressi, migliorando di conseguenza il tempo sul giro fino ad arrivare sotto l’1’48" spiega Valentino, che è riuscito nel pomeriggio ad abbassare di tre decimi il tempo della mattina, passando dalla 10° alla 8° posizione. “E’ ancora un ritmo lontano dal top – ammette-  ma non così male per ora. Inoltre nel mio ultimo giro veloce ho perso tempo dietro ad Akiyoshi, altrimenti avrei potuto essere due o tre decimi più veloce e contenere ad un secondo il distacco da Pedrosa. Diciamo che sono abbastanza contento, ma non completamente”.

Il 'dritto' di Valentino RossiLa buona notizia è che i problemi di trazione che avevano tramutato il Gran Premio di Aragon in un incubo ad occhi aperti sembrano essere spariti. Il Dottore e la sua squadra hanno lavorato nella direzione anticipata ieri: “ci siamo concentrati sulla distribuzione dei pesi – rivela - caricando un po’ più l’anteriore e va meglio, abbiamo trovato più accelerazione e più trazione e riesco a guidare meglio. Il nuovo telaio mi dà più confidenza in frenata e in entrata di curva”.

Se le sensazioni in sella sono migliorate i tempi non sono ancora scesi abbastanza, il miglior crono di Rossi si è fermato al 1’47.975, l’anno scorso sulla M1, nel secondo turno di libere, era stato più veloce, anche se di soli 7 centesimi. Mentre per circa un decimo è stato più rapido di quanto aveva fatto Stoner sulla Ducati, il punto di riferimento attuale per verificare la bontà del lavoro svolto. “Stoner aveva faticato molto nelle prove per poi essere veloce in gara – ricorda Vale -  vogliamo arrivare vicini a quello che è stato il suo passo e il suo tempo di gara”. I dati dell’australiano sono stati anche utili per la messa a punto, come rivela il campione di Tavullia: “il setup che stiamo usando non è tanto diverso da quello usato da Casey lo scorso anno. Il problema sono le Honda, che quest’anno sono più veloci e sarà difficile raggiungerle”. In questo caso i numeri gli danno pienamente ragione, Stoner oggi è stato più rapido di un secondo e due decimi rispetto a un anno fa.

La strada è segnata e Rossi pare sicuro su quali punti intervenire: “analizzando i vari settori della pista – dice - perdiamo circa tre decimi in ognuno, dobbiamo fare un ulteriore passo avanti. Per domani abbiamo già qualche idea per provare a scendere sull’1’47 basso, è questo il nostro obiettivo”.

Nicky HaydenInsieme a quello di stare davanti al compagno di squadra Nicky Hayden che oggi, con la GP11.1 con il telaio in carbonio abbandonato da Rossi, è stato costantemente il più veloce dei piloti Ducati. Terzo nella mattina e sesto il pomeriggio, Kentucky Kid è riuscito a sfruttare al meglio il materiale a sua disposizione e dando una – seppur indiretta e soggetta verifica – conferma a chi sostiene che non è il materiale di cui è fatto il telaio il problema della Desmosedici.

Il passo avanti rispetto ai tempi dello scorso anno è netto, quasi di un secondo, e la sua soddisfazione traspare dalle parole di Nicky:  “Oggi mi sono divertito a guidare e questa è la cosa importante. Abbiamo iniziato bene già questa mattina perché mi sono trovato subito a mio agio sulla moto. Poi, durante la giornata, non abbiamo fatto grosse modifiche e sono andato progressivamente meglio, anche se gli altri hanno migliorato qualcosina in più. Durante la stagione abbiamo certamente vissuto venerdì peggiori di questo, non c’è dubbio, ma c’è ancora da fare se vogliamo essere vicino ai primi anche domenica.  Abbiamo un paio di idee da provare domani per migliorare la moto in frenata. La Ducati sta lavorando così tanto per che sarebbe bello ripagare tutti con i risultati che meritano”.

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